Tour de force giudiziario Raffica di processi per Berlusconi

ROMA – Riparte a Milano la raffica di processi a Silvio Berlusconi, ma riparte anche l’offensiva dei suoi legali nelle aule dei Tribunali e in Parlamento. Ieri c’è stata l’udienza a Milano sui fondi neri per i diritti tv di Mediaset: il processo, assente il premier, riprenderà l’11 aprile ma già sabato prossimo ripartirà l’udienza preliminare del procedimento Mediatrade, mentre l’11 marzo è fissata la ripresa del processo Mills e per il 6 aprile l’inizio del processo sul caso Ruby.


Il Cavaliere quasi ci scherza su e ad alcuni imprenditori lombardi, che si propone di incontrare nei prossimi giorni, dice:
– Se accettate io sono a disposizione. Ho portato l’agenda, anche se non è molto libera con cinque udienze in undici giorni.
Non scherza, invece, uno dei difensori del premier, Niccolò Ghedini.
– Quattro processi a Milano sono una situazione senza precedenti e al di fuori della normalità – attacca, mentre l’altro avvocato, Pietro Longo, ostenta tranquillità e dice di non essere affatto ‘’preoccupato per nessuno dei quattro processi; li vinciamo’’.


In attesa delle prossime udienze, però, gli avvocati del premier annunciano che sarà presente l’11 aprile alla ripresa del processo disertato ieri.
– Come sempre io voglio andare. I miei avvocati me lo impediscono – si difende il Cavaliere spiegando che ‘’proprio Ghedini mi ha detto che non era necessaria la mia presenza’’. La linea, infatti, è proprio questa.
– Non è nostra intenzione fare prescrivere i presunti reati, ma la nostra intenzione è fare il processo ed avere la possibilità di difenderci – spiega Ghedini parlando del processo Mediaset. Ma anche su caso Ruby Berlusconi ‘’ha intenzione di difendersi nel processo’’ ribadisce l’avvocato anche se appare probabile che per il 6 aprile, data di inizio del processo, i legali del premier presenteranno istanza di legittimo impedimento.
– Quando mi dicono di farmi processare penso ‘perdonali non sanno quel che dicono’ – attacca Berlusconi, definendosi l’uomo ‘’più processato d’Italia’’. E’ solo l’inizio di un affondo a tutto campo su tutti i temi della giustizia che stanno a cuore al Premier, dalle intercettazioni al processo breve, lo stesso che non scandalizza neppure il Presidente della Camera, Gianfranco Fini che, tuttavia, puntualizza.
– Non mi preoccupa il principio contenuto nel processo breve che è sacrosanto. Mi scandalizza la norma retroattiva che il governo vuole inserirvi.


– Sono disperato – confessa però Berlusconi quando parla della riforma della giustizia davanti agli imprenditori di Confcommercio. Spiega che serve il processo breve, o meglio ‘’in tempi ragionevoli così come chiesto anche dall’Ue ma che la sinistra dice che non si fa, perchè serve a Berlusconi’’.

Mediaset, rinvio all’11 aprile


MILANO – Il processo Mediaset ripreso ieri a Milano e nel quale tra gli imputati figura Silvio Berlusconi è stato rinviato al prossimo 11 aprile data compatibile anche con gli impegni del difensore del premier e anche di Berlusconi. Il processo riprenderà con l’audizione dei testi della difesa di una degli imputati, la dottoressa Galetto, difesa dall’avvocato Daria Pesce. E’ prevista inoltre anche una testimonianza di un teste dell’accusa. Inoltre i giudici hanno stabilito che le difese entro il 31 marzo debbono presentare le liste dei loro testimoni «ai fini di consentire al tribunale di ridurre – come ha letto il presidente in aula – le liste abbondanti e superflue», per il principio di economia e speditezza del processo. Inoltre il presidente Edoardo D’Avossa ha pregato le difese di convocare in aula i propri consulenti tecnici.
Il premier Silvio Berlusconi è stato dichiarato contumace, perché non presente in udienza, dai giudici alla ripresa del processo Mediaset. Dunque, come già si era saputo, i difensori del premier non hanno presentato alcun legittimo impedimento per l’udienza odierna.
– E’ verosimile che l’11 aprile il presidente Berlusconi sarà in aula – Lo ha detto uno dei suoi difensori, l’avvocato Niccolò Ghedini al termine del processo Mediaset -. Credo – ha chiarito Ghedini – che Berlusconi avrà intenzione di essere in aula l’11 aprile per sentire i testimoni della difesa.
L’avvocato del premier, inoltre, ha aggiunto che probabilmente il premier «si presenterà in tutti i processi» quando si faranno attività rilevanti per la difesa.
– Quattro processi a Milano per il presidente del Consiglio sono una situazione senza precedenti e al di fuori della normalità – Lo ha detto Niccolò Ghedini, uno dei difensori del premier, a proposito dei quattro procedimenti che si stanno svolgendo a Milano e nei quali Berlusconi figura tra gli imputati.
– Dobbiamo riprendere le fila di una complicata istruttoria – Con queste parole, il presidente del collegio della prima sezione penale, Edoardo D’Avossa, davanti al quale è imputato tra gli altri il premier Silvio Berlusconi, ha dato il via ai lavori d’aula per la ripresa del processo Mediaset. Successivamente, il presidente D’Avossa, ha fatto l’appello delle parti, dichiarando la contumacia, tra gli altri, di Silvio Berlusconi, non presente in aula e che non ha presentato istanza di legittimo impedimento

BERLUSCONI


Poker a Milano


MILANO – Un poker di processi per il presidente del Consiglio a Milano. Silvio Berlusconi è infatti imputato nel procedimento Mediaset, aggiornato all’11 aprile, ma anche per i casi Mediatrade, Mills e infine a giudizio per il caso Ruby. Il processo Mediaset, ricominciato ieri davanti alla prima sezione penale, riguarda le presunte irregolarità nella compravendita dei diritti tv e cinematografici acquisiti dall’azienda a partire dal 1994. Secondo l’accusa, sarebbero stati commessi reati fiscali e sarebbero stati creati fondi neri: Berlusconi risponde di frode fiscale. Tra gli altri 11 imputati, figurano il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, il produttore statunitense Frank Agrama definito ‘’socio occulto’’ del Presidente del Consiglio, Paolo Del Bue di Arner Bank e l’avvocato inglese David Mills.


Sabato prossimo, davanti al gup Maria Vicidomini comincerà l’udienza preliminare per il caso Mediatrade: si tratta di uno stralcio dell’inchiesta Mediaset e riguarda sempre la compravendita dei diritti tv ma avvenuti in epoca più recente e da parte di un’altra società del gruppo. Il premier è imputato di appropriazione indebita e frode fiscale, insieme al figlio Piersilvio e Fedele Confalonieri (i due sono accusati solo di frode fiscale) e altre nove persone tra cui ancora Agrama e Del Bue.


L’11 marzo si ritorna in aula per il procedimento che riguarda la presunta corruzione dell’avvocato inglese David Mills che avrebbe ricevuto da Berlusconi 600 mila dollari in cambio di testimonianze reticenti nei processi sulle tangenti alla Gdf e All Iberian. In ultimo a rigor di calendario giudiziario, il processo per il caso Ruby: il prossimo sei aprile, si aprirà infatti il procedimento nel quale il premier è accusato di concussione e prostituzione minorile. Il processo con rito immediato si svolgerà davanti ad un collegio formato da tre donne.