Governo: la fiducia sul Federalismo L’opposizione insorge

ROMA – Il governo, come promesso, blinda il federalismo comunale con la fiducia.
– Meglio non fidarsi – ammette il senatur Umberto Bossi alludendo ai numeri della Camera, anche se il ministro Roberto Calderoli prova a nobilitare la scelta della maggioranza come ‘’suggello di un governo riformista’’. Non ci casca l’opposizione che grida allo scandalo e parla di ‘’schiaffo al Parlamento’’.
Per Pd, Idv e Terzo Polo c’è un unico motivo per cui il governo mette la fiducia ed è la ‘’sua debolezza’’ e il timore di cadere su un provvedimento dirimente per il seguito della legislatura. Un voto ‘’troppo importante’’, insomma, per rischiare, dice anche il capogruppo leghista a Montecitorio Marco Reguzzoni.
– C’è un record di fiducie – va all’attacco il leader del Pd Pier Luigi Bersani – che significa di fatto un cambiamento degli equilibri democratici.


Non solo, per l’opposizione, questo federalismo è un ‘’pasticcio’’ che porterà solo nuove tasse. ‘’Più tasse per tutti’’, è già pronto lo slogan della campagna di Fli contro la riforma. Nulla di tutto ciò è la replica del centrodestra.
– Il federalismo municipale è a saldo zero e non comporterà un aggravio fiscale per i cittadini – dice il presidente della commissione bicamerale per il federalismo fiscale, Enrico La Loggia, citando un documento dei tecnici della Camera. Il Carroccio conta, comunque, di mettersi alle spalle il decreto sul fisco municipale in settimana. Non senza aver studiato una precisa coreografia per comunicare con il dovuto rilievo il via libera al primo dei due decreti più importanti della riforma.


Domani dalle 18 alle 19.30 ora italiana (dalle 10:30 alle 14 ora di Caracas), infatti, Rai2 (che ha cambiato il palinsesto per l’occasione) trasmetterà in diretta tv le dichiarazioni di voto sulla fiducia. Il testo, poi, approderà per il via libera definitivo al Consiglio dei ministri di giovedì e andrà poi alla firma del presidente Giorgio Napolitano. E proprio al Quirinale strizza l’occhio il ministro Calderoli, difendendolo in Aula anche dopo gli attacchi del premier Berlusconi.
– Devo dire – sottolinea – e qui esco un po’ dal coro, che non solo da parte del Presidente ma anche da parte di tutti i suoi collaboratori ho sempre trovato un aiuto, un sostegno e una collaborazione.
Calderoli prende le difese del Colle e si rivolge anche all’opposizione in vista dei prossimi decreti. Durante il dibattito sul fisco municipale, nel bel mezzo del ‘caso Ruby’, c’è stato, dice, un ‘’clima deteriorato da cose che con il federalismo non c’entrano’’, l’auspicio è ora quello che ‘’torni la serenità per discutere nel merito’’. Un buon modo, secondo Calderoli, potrebbe essere quello di riequilibrare le commissioni competenti sul federalismo, dalla Bilancio alla bicamerale, una prospettiva ritenuta ‘’realistica’’ dal ministro. I tempi, però sono stretti visto che la bicamerale sarà impegnata da giovedì sul decreto sul fisco regionale e gli standard della sanità. Un testo sul quale, al momento, non ci sarebbe l’intenzione di chiedere proroghe rispetto al termine dell’11 marzo per l’ok. Il governo cercherà il dialogo con l’opposizione sul testo, forte anche dell’intesa con le Regioni, ma sta al contempo studiando le contromosse in caso si profilasse una chiusura.