Porta incontra la presidente delle ‘Abuelas de Plaza de Mayo’

ROMA – Fabio Porta, deputato eletto per il Pd nella ripartizione America meridionale, ha incontrato a Roma nei giorni scorsi Estela Carlotto, presidente delle “Abuelas de Plaza de Mayo”, associazione impegnata nella conservazione della memoria e per la giustizia dei casi di sparizione e tortura di migliaia di cittadini argentini durante gli anni della dittatura militare.

Il vice presidente del Comitato permanente per gli Italiani all’Estero della Camera dei deputati era stato pochi mesi fa il primo firmatario di una interrogazione parlamentare al ministro degli Esteri italiano che chiedeva formalmente alla Farnesina di mettere a disposizione delle autorità argentine quei documenti tutt’ora conservati presso le strutture diplomatico-consolari italiane in Argentina relativi alle vicende delle tante vittime italo-argentine di quelle violenze.

“L’interrogazione – secondo quanto afferma Porta – è stata firmata insieme a me dagli ex ministri D’Alema e Fassino e dal presidente del Comitato per i diritti umani della Camera, Furio Colombo; poche settimane fa – aggiunge l’esponente democratico – è arrivata la risposta del governo che, a firma del sottosegretario Alfredo Mantica, acconsentiva alla nostra richiesta autorizzando le nostre rappresentanze diplomatiche a procedere in tal senso”.

Porta fa sapere di aver discusso con Estela Carlotto “dei passi successivi da fare per rendere operativa tale definizione politica”. “Con la collaborazione delle ambasciate argentina e italiana – fa sapere – individueremo nelle prossime settimane alcune specifiche azioni e atti concreti per recuperare tali importanti documenti”.

“Sono un motivo di grande orgoglio per la collettività italiana in Argentina e per tutti gli italiani che vivono all’estero la vita e la testimonianza civile di Estela Carlotto – ha concluso Porta – esempio fulgido dei migliori valori dell’italianità dentro e fuori dai nostri confini e ambasciatrice ineguagliabile del carattere eroico e coraggioso di milioni di uomini e donne italiani nel mondo”.