Napolitano: «Noi nel giusto, abbiamo esposto le nostre ragioni»

ROMA – Sul caso di Cesare Battisti, l’Italia è “in attesa delle decisioni del Tribunale federale del Brasile’’: lo ha ricordato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a pochi giorni dall’udienza dell’Alta Corte di Brasilia che dovrà pronunciarsi sulla lunga vicenda giudiziaria dell’ex terrorista rosso italiano.
Interpellato a Roma a margine dell’inaugurazione della nuova sede dell’Istituto Italo Latino Americano, il capo dello Stato ha precisato che da parte italiana sono state “esposte le nostre ragioni’’.
– Sono convinto – ha puntualizzato il presidente della Repubblica- che siano ragioni valide.


La dichiarazione di Napolitano giunge quando mancano pochi giorni all’udienza del Supremo Tribunal Federal (Stf) che dovrà pronunciarsi sul caso, prendendo una posizione che sarà, con ogni probabilità, l’ultima e definitiva parola sul destino di Battisti, da anni in carcere a Papuda, Brasilia.


Lo scorso 31 dicembre, nel suo ultimo giorno da presidente del Brasile, Lula ha respinto la richiesta di estradizione di Battisti avanzata dall’Italia, confermando così la permanenza dell’ex terrorista rosso nel paese latinoamericano. Ora però, i giudici dell’Alta Corte dovranno decidere se nel prendere tale decisione Lula ha rispettato il trattato di estradizione firmato tra Roma e Brasilia nel 1989.


La parola è quindi nelle mani dei giudici, che si pronunceranno sulla questione in un’unica udienza, la cui data non è però ancora stata precisata, anche se con ogni probabilità avverrà dopo le ferie brasiliane di Carnevale (6-13 di marzo).


Da parte dell’esecutivo di Brasilia è ormai stato detto tutto sullo spinoso ‘dossier Battisti’, e si escludono pertanto nuove prese di posizioni del successore di Lula, la presidente Dilma Rousseff. In una lettera inviata qualche giorno fa a Napolitano, la stessa Rousseff ha confermato quanto deciso da Lula, testo nel quale la ‘presidenta’ ha precisato che la ‘’divergenza giuridica’’ tra i due paesi emersa su Battisti ‘’non intralcerà un rapporto secolare quale quello tra Italia e Brasile’’.


In attesa dell’udienza decisiva dell’Alta Corte, negli ultimi giorni in Brasile le polemiche e dichiarazioni sulla vicenda Battisti si sono un po’ spente: c’è da registrare solo quanto detto ad un quotidiano dall’Avvocato generale dello Stato, Luis Inacio Adams, il quale ritiene che nel caso di un eventuale rilascio di Battisti, lo stesso ex terrorista dovrebbe cercare asilo in un paese terzo che non abbia in vigore un trattato di estradizione con Roma.