Le proposte dei parlamentari del Pd eletti all’estero al decreto Milleproroghe

ROMA – “La legge di conversione del Decreto Milleproroghe, blindata la scorsa settimana dall’ennesimo voto di fiducia richiesto dal Governo, per i deputati del Pd eletti nella Circoscrizione Estero è stata una nuova occasione per riproporre all’attenzione del Parlamento una serie di questioni disattese dalla maggioranza e che tuttavia sono di grande interesse per le nostre comunità all’estero”. Deputati eletti all’estero col Pd, Gino Bucchino, Gianni Farina, Marco Fedi, Laura Garavini, Franco Narducci e Fabio Porta hanno riassunto ieri le proposte da loro avanzate in sede di discussione del Milleproroghe, attraverso emendamenti e ordini del giorno.

“Gli emendamenti presentati in Aula – spiegano – hanno riguardato infatti molteplici problemi aperti: la possibilità per le donne e per i loro discendenti che hanno contratto matrimonio con uno straniero prima del 1° gennaio 1948 di chiedere il riconoscimento di cittadinanza anche per via amministrativa (Bucchino); la reintegrazione delle risorse destinate agli uffici consolari di seconda categoria, che negli ultimi anni hanno subito una decurtazione di circa il 50% (Bucchino); il sostegno all’integrazione delle donne migranti in Italia e all’estero (Fedi); l’anticipazione di un anno della proroga delle elezioni di COMITES e CGIE in modo da poter procedere entro il 2011 al rinnovo, diventato ormai improcrastinabile (Garavini); il recupero di risorse da destinare alla sospensione del piano di “razionalizzazione” dei consolati e quindi la sopravvivenza dei consolati chiusi o passibili di chiusura (Garavini); la possibilità di un cambio volontario di sede per il personale docente e amministrativo operante nelle scuole italiane all’estero e la regolamentazione dei tempi di attesa per un nuovo reinvio all’estero dopo il primo rientro in Italia (Narducci); la riapertura dei termini per la presentazione delle domande di cittadinanza da parte degli abitanti dei territori dell’ex impero austroungarico, termine scaduto il 31-12-2010 (Porta); l’estensione del sostegno previsto per alcune emittenti radiotelevisive locali anche a quelle che operano a beneficio delle comunità italiane (Porta). La decisione del Governo di apporre la fiducia al provvedimento ha determinato a termine di regolamento la caduta di tutti gli emendamenti ed ha confermato anche per questa strada il disimpegno di Governo e maggioranza per le sorti degli italiani all’estero”.

“Una sorte più articolata – precisano i sei deputati – è toccata agli ordini del giorno presentati nella stessa occasione dai deputati del PD della Circoscrizione Estero. Sono stati accolti, infatti, quello presentato dall’on. Farina che invitava il Governo a reintegrare i fondi per gli istituti di cultura onde evitare la chiusura di alcuni di essi; quello presentato dall’on. Fedi sull’estensione agli italiani all’estero delle detrazioni fiscali per carichi di famiglia; quello presentato dall’on. Narducci mirante a chiedere al Governo l’emanazione di un regolamento attuativo della proroga del servizio del personale scolastico in servizio all’estero e la definizione dei termini di attesa per una nuova destinazione dopo il primo mandato; quello presentato dall’on. Porta che invitava il Governo a reintegrare i fondi per l’assistenza diretta e indiretta per i nostri connazionali all’estero che si trovino in accertate condizioni di bisogno.

“Queste – sottolineano – le proposte dei parlamentari del PD eletti nella Circoscrizione Estero. E quelle degli altri parlamentari eletti nella stessa Circoscrizione? Non pervenute. Naturalmente, anche sugli ordini del giorno è necessario fare chiarezza. È positivo che il Governo ne abbia accolti alcuni che trattavano, come si è visto, materie di non lieve interesse. È da verificare, tuttavia, – concludono – la reale volontà dell’esecutivo di dare ad essi effettiva attuazione, evitando la reiterata e cinica abitudine di assumere a parole alcuni impegni che ci si riserva poi di disattendere, come è sistematicamente accaduto finora”.