Giustizia, Berlusconi: «Riforma epocale. Giovedì in Cdm»

ROMA- La riforma della giustizia «la presenteremo la prossima settimana, giovedì in un Consiglio dei ministri straordinario. E’ una riforma che sarà epocale». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in un collegamento telefonico con il convegno del circolo Pdl ‘Noi Riformatori’ ad Avezzano.

Il premier insiste sulle intercettazioni. In Parlamento c’è la legge, quella su cui «Fini ci ha impedito di andare avanti», attacca, ma il testo approvato dal Senato ora è alla Camera «e ora dobbiamo mandarla avanti, perfezionarla, e dobbiamo arrivare a garantire a tutti i cittadini che si possa tornare a quella privacy che è doverosa in una democrazia».


Un intervento a tutto campo quello del Cavaliere in cui ha tenuto a sottolineare, tra l’altro, che ora la «maggioranza è più coesa» mentre prima bisognava fare i conti con «i no di Fli», ed ha ribadito che il Pdl secondo i sondaggi è il primo partito con il 30,6%, «quindi andiamo avanti consapevoli di avere grande consenso da parte dei nostri cittadini».


– Non ci saranno elezioni anticipate – ha precisato -. Sarebbero un danno per il Paese anche agli occhi della comunità internazionale e degli operatori finanziari. La legislatura va avanti e si possono realizzare le riforme per cui gli italiani hanno votato: Sono un fatto contrattuale, un impegno contrattuale.


Quanto alle sue dichiarazioni sull’istruzione, che nei giorni scorsi hanno scatenato un vespaio, «non ho mai attaccato la scuola pubblica» ha detto il presidente del Consiglio, rimarcando di aver solo affermato che bisogna aiutare «le famiglie cattoliche, che si trovano con insegnanti che inculcano principi diversi, con un buono scuola» in modo che anche «i meno abbienti» possano rivolgersi, se lo ritengono, alla scuola privata».


Quindi l’attacco allla sinistra, «questa palla al piede».


– na sinistra – rincara – che non è diventata socialdemocratica, che è rimasta quella di prima, che si inventa di tutto, adesso anche un mio attacco alle istituzioni, mentre è falso, naturalmente. Sono io che subisco attacchi senza soluzione di continuità da 17 anni dai quali devo difendermi visto che godo tutt’ora del consenso del 51% degli italiani.


L’occasione per un nuovo attacco all’opposizione è stata anche ‘Fattore D’, la prima conferenza nazionale sul lavoro e l’occupazione femminile organizzata oggi a Roma dal Pdl.


– Chi cerca di strumentalizzare politicamente le donne non le difende, ma le mortifica – ha sottolineato Berlusconi nel messaggio inviato alla conferenza – La sinistra ancora una volta non esita di fronte a nulla, nell’ultimo disperato tentativo di ottenere con scorciatoie mediatico giudiziarie quello che non riesce ad ottenere nelle urne.


I Processi


– Siamo disponibili a una doppia udienza il lunedì – E’ quanto ribadisce Niccolò Ghedini, che con Piero Longo assiste Silvio Berlusconi nei quattro processi milanesi (diritti tv, Mediatrade, Mills e Ruby). Il legale spiega di aver proposto la disponibilità di Silvio Berlusconi per la sola giornata di lunedì tenendo conto che il martedì, il mercoledì e il giovedì c’è Aula, il venerdì c’è il Consiglio dei ministri, e il sabato è una giornata solitamente delicata ad incontri internazionali del premier.


Intanto al settimo piano del palazzo di giustizia oggi ha preso il via l’udienza preliminare di Mediatrade, l’ultimo dei capitoli sui diritti tv chiusi dalla Procura di Milano dove indagate sono 12 persone tra le quali Silvio Berlusconi, Pier Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri. Le accuse, per tutti, sono, a vario titolo, frode fiscale e appropriazione indebita.


Ma l’udienza è durata pochi istanti perché il gup di Milano l’ha subito aggiornata al 28 marzo dopo aver preso atto dei difetti di notifica per i quali, ad esempio, non era stata comunicata la fissazione dell’udienza di oggi al difensore di Pier Silvio Berlusconi.


– Bloccare l’agenda di Berlusconi il lunedì è il massimo che si possa pretendere per un presidente del Consiglio – ha affermato Ghedini dopo il rinvio – La Corte Costituzionale – ha spiegato il legale – valutando la legge sul legittimo impedimento ha chiesto che fosse possibile trovare degli spazi per il processo. Noi ci siamo attivati in questo senso e abbiamo proposto al presidente del tribunale, Livia Pomodoro, di celebrare i procedimenti solo il lunedì. Ed è il massimo che si possa chiedere ad un presidente del Consiglio.