Una doppietta di Sculli fa volare la Lazio

ROMA – Serse Cosmi non guarisce i mali del Palermo, e la Lazio sente profumo di Champions. Basta un tempo e la doppietta inedita in maglia biancoceleste di Sculli per il 2-0 sulle ali dell’aquila Olimpia a far volare la squadra di Edy Reja al quarto posto e gelare i siciliani, apparsi ancora tramortiti dal 7-0 con l’Udinese: la cura del tecnico perugino, chiamato a sostituire Delio Rossi dall’infuriato Zamparini dopo l’umiliante debacle con i friulani, non funziona, almeno per ora. E il suo rientro, a un anno dall’ultima apparizione in panchina con il Livorno, è davvero amaro: il Palermo incassa all’Olimpico la quarta sconfitta di fila dopo i ko con Fiorentina, Bologna e l’ultimo in casa con l’Udinese, e l’aria é sempre più di crisi.

La Lazio invece riscatta subito il passo falso a Cagliari, sale a 51 punti, uno di vantaggio sui friulani e a sole due lunghezze dal Napoli, terzo. Bravo Reja, che arriva così al derby di domenica carico, pronto a fare il colpo in ‘casa’ della Roma che ha vinto le ultime quattro stracittadine. Ai biancocelesti è stato sufficiente spingere per 45′, mettere da parte il vantaggio decisivo grazie all’ottima prova di Ledesma, uomo-assist, e al fiuto di Sculli.

Il Palermo invece non ha mostrato un briciolo di grinta, ed è apparso ancora in stato confusionale: poche idee, ma soprattutto una difesa che ha fatto ancora una volta acqua da tutte le parti. E con 45 gol subiti i siciliani sono superati in peggio solo dal Lecce, che finora di gol ne ha incassati 50.

La squadra di Reja ritrova tra i pali Muslera, al rientro in anticipo dopo l’infortunio alla caviglia; e anche Floccari titolare dopo cinque partite e a digiuno di gol dal 23 gennaio scorso. In campo va un un 4-2-3-1, che in fase offensiva diventa un tridente mascherato con Sculli e Zarate a spingere dietro a Floccari. Reja pensa al derby e lascia in panchina Lichtsteiner, diffidato e quindi a rischio di saltare la stracittadina: al suo posto schiera Scaloni, unica sorpresa nelle file bianconcelesti. Cosmi prova a riparare ai guai del suo predecessore, mette una difesa a tre e un centrocampo affollato, che però non risolve le debolezze del reparto arretrato. E infatti la prima occasione è della Lazio al 4′ con Sculli, che raccoglie un bel pallone di Hernanes, Sirigu chiude bene, ma l’assistente aveva già alzato la bandierina segnalando un fuorigioco dubbio. Tre minuti dopo però l’attaccante calabrese non fallisce la seconda occasione: si fa trovare pronto su un bel recupero di Ledesma e ancora sul filo del fuorigioco mette la palla in rete, festeggiando il primo gol con la maglia della Lazio. Passano poco più di dieci minuti e Sculli firma il raddoppio, sempre sfruttando una felice intuizione di Ledesma: stavolta il colpo è di testa, la difesa dei siciliani pasticcia ancora, Sirigu esce in maniera maldestra e la Lazio si porta sul 2-0. Ma sulla seconda rete pesa il dubbio sulla posizione irregolare di Sculli.

Il Palermo, a parte gli svarioni della difesa, non appare troppo organizzato: al 24′ però un lampo dei siciliani con Hernandez, che su un cross di Balzaretti prova il colpo di tacco che esce di pochissimo alla sinistra di Muslera. E il portiere bianconceleste, appena rientrato, al 33′ si mette in mostra con una grande parata su un colpo di testa di Pastore. Nella ripresa Cosmi prova a cambiare: fuori Andalkovic, inguardabile come gli altri difensori, sposta Migliaccio centrale e fa entrare Liverani. Al 7′ invece è costretto a uscire il goleador della notte biancoceleste, Sculli, per uno sfogo allergico: il giocatore ex Genoa si accascia a terra e viene accompagnato fuori, al suo posto Gonzales. Cala il ritmo della Lazio, che pensa ad amministrare il vantaggio, ma il Palermo non riesce proprio ad uscire: ci prova Pastore, ma l’argentino non riesce mai a chiudere. Secondo tempo senza emozioni: la Lazio dopo 45′ già pensava al derby.