Governo, cresce l’apetito di vecchi e nuovi alleati

ROMA – Le indiscrezioni si susseguono ma, salvo sorprese, anche l’odierno Consiglio dei ministri vedrà una fumata nera sul fronte del ‘rimpastino’ di governo. Il condizionale e’ d’obbligo visto che la partita si complica e i malumori crescono di giorno in giorno. Motivi che dovrebbero spingere Silvio Berlusconi a sistemare almeno le caselle ministeriali, una delle quali (l’Agricoltura) sarebbe promessa al ‘responsabile’ Saverio Romano. Ma evidentemente, almeno stando a quanto trapela da palazzo Grazioli, il premier la vede diversamente.
– Domani non è aria e non è detto che lo sia neanche la prossima settimana – riferisce un deputato che è stato a trovare il Cavaliere che, nonostante fosse incerottato e dolorante per i postumi dell’intervento, ha trovato il tempo di scherzare: «non posso masticare, vuol dire che farò un po’ di dieta». Battute utili a stemperare il clima e i diversi grattacapi che ha davanti.

Quello della squadra governativa infatti non è l’unico ‘rompicapo’ visto che i premier è alle prese anche con il nodo candidature per le prossime amministrative. La nebbia dovrebbe diradarsi un pochino nel corso della riunione con i vertici del Pdl che il Cavaliere ha convocato in serata a palazzo Grazioli.

Sul primo fronte, quello di governo, anche ieri si sono rincorse voci di imminenti novità. Qualcuno ha persino sostenuto l’imminente salita al Colle di Saverio Romano, Giancarlo Galan e Paolo Bonaiuti. Indiscrezioni che si sono rivelate infondate.
– Io ministro? E’ presto, tra le cose fatte e quelle da fare c’è di mezzo il mare… – si è schermito Romano, esponente del Pid. Su di lui, peraltro, girano voci di una presunta perplessità dalle parti del Quirinale.
Veleni o verità che siano, resta il fatto che sul primo round del ‘rimpastino’, relativo ai soli ministri e vice, nessuno mette più la mano sul fuoco. Nomi e poltrone sono i soliti: Romano in pole position per l’Agricoltura, Giancarlo Galan in lizza per i Beni Culturali (o, in alternativa, per la presidenza dell’Enel), Paolo Bonaiuti speranzoso di sedersi sulla poltrona di Sandro Bondi e meno entusiasta di andare alle Politiche Comunitarie. Una situazione già di per sè ingarbugliata, complicata anche dai malumori interni al gruppo dei Responsabili: nella ‘’terza gamba’’ della maggioranza, infatti, tira aria di tempesta: fra scontenti (Antonio Razzi) e preoccupati (Luciano Sardelli), il composito gruppo rischia l’implosione. Anche se un autorevole esponente di Ir minimizza:
– Non c’è nessun problema…

Intanto la maggioranza dovrebbe ulteriormente allargarsi. Nel Pdl infatti si da per scontato l’imminente arrivo di almeno tre parlamentari, provenienti da Fli (si fa il nome di Giulia Cosenza), Idv e Mpa. Indiscrezione confermata dallo stesso Sardelli che ieri in serata ha indicato anche la data dell’arrivo delle new entry: la prossima settimana. Eppure, proprio l’esigenza di allargare la squadra con nuovi sottosegretari rischia di rallentare ulteriormente un percorso che Berlusconi, desideroso di evitare crisi formali, ha sempre voluto fosse graduale.

Per nominare nuovi sottosegretari, infatti, il premier dovrà varare un provvedimento ad hoc e lo strumento scelto, come ha detto lui stesso da Helsinki, sarà disegno di legge, visto che il Colle non vedrebbe i requisiti di necessità e urgenza necessari per varare un decreto legge. Insomma, il ‘rompicapo’ del rimpastino rischia di rimanere intatto per un altra settimana o forse più. Altrettanto aperta la partita sulle amministrative anche in considerazione del fatto che la Lega ha annunciato di voler fare accordi ma decidendo ‘’comune per comune’’. Ma su questo le preoccupazioni del Cavaliere sono mitigate dall’obiettivo ‘limitato’ che lui stesso si è posto: se vinciamo Napoli – ha confidato dando per scontata la partita di Milano – potremo cantare vittoria. E per quella corsa pare confermato il nome di Gianni Lettieri.