La Cassazione bacchetta i vizi degli italiani al volante

ROMA – Stop alle manovre spericolate al volante, vietati i gestacci di impazienza nel traffico; attenzione alla guida senza cinture di sicurezza: in caso di incidente, chi guida rischia la condanna per omicidio colposo se non ha fatto indossare la cintura al passeggero che sta a fianco. Sentenza dopo sentenza, la Cassazione ha dettato il bon ton sulle strade, bacchettando di volta in volta i vizi degli italiani alla guida ma anche di quelli che vanno a piedi.

Si parte dai gestacci che, nel traffico, possono sfuggire: il dito medio alzato, la parolaccia e qualsasi altro gestaccio, ha sentenziato la Cassazione, vanno banditi e sono punibili come ingiuria. E’ capitato, ad esempio, ad un automibilista triestino di spazientirsi nel traffico e di fare un “gesto di scherno” al motociclista accanto a lui fermo al semaforo. Immediata la condanna per ingiuria.

A Santa Maria Capua Vetere, Francesco D. viaggiava a bordo di una moto trasportando dietro una passeggera senza casco. Lo scontro con un’auto causava la morte della passeggera: da qui la condanna per omicidio colposo inflitta al centauro, colpevole, oltre che di avere superato i limiti di velocità, di non avere fatto indossare il casco alla persona che aveva trasportato dietro.

“La condotta di guida di Francesco D. – ha rilevato in proposito la Suprema Corte – che non indossava il casco protettivo, né l’aveva fatto indossare alla passeggera seduta sul sedile posteriore era stata connotata da grave distrazione”. Mai lasciarsi andare a “manovre spericolate”. Un leccese fermato dagli agenti perché sorpreso a fare manovre azzardate è stato fermato e condannato per resistenza a pubblico ufficiale. “Con le manovre spericolate – scrive la Suprema Corte – mise a repentaglio l’incolumità degli altri utenti della strada”.
Quanto al vizio piuttosto diffuso di non indossare le cinture di sicurezza al volante, la Cassazione è perentoria: chi è al volante deve “obbligare” il passeggero ad indossare le cinture di sicurezza. Se non lo avrà fatto e capiterà un incidente risponderà di omicidio colposo.

Dagli automobilisti ai pedoni, piazza Cavour dispensa utili consigli anche a chi lascia l’auto a casa: mai attraversare all’improvviso o dopo tentennamenti, facendo avanti e indietro sul marciapiede.
Se poi ci si appresta a percorrere una strada, è bene camminare sempre “sulla banchina erbosa” predisposta per i pedoni. In caso di incidente, infatti, la scelta di non camminare prudentemente sul ciglio della strada potrebbe fare ricadere parte della responsabilita’ anche su chi circola a piedi.