Leonardo non fa drammi dopo il pari Ora pensa alla gara contro il Bayern

MILANO – Al termine della sfida con il Brescia, la prima con il marchio ‘X’ dall’inizio della sua avventura interista, Leonardo non aveva perso il proverbiale aplomb. “Niente drammi”: sogno remuntada ancora intatto e giochi aperti in Champions League, domani, con il Bayern Monaco. Tutto vero a patto di ‘resettare’ in fretta il programma, cancellando dalla memoria il secondo tempo con le Rondinelle.

Quarantacinque minuti segnati da una girandola di occasioni mancate (tra il palo di Sneijder e un paio di conclusioni di Pandev) e da cambi forse poco azzeccati dal tecnico brasiliano. Senza contare il finale ‘thrilling’, con la rete di Caracciolo su pasticcio di Cordoba e Julio Cesar a negare il sorpasso al Brescia, neutralizzando il rigore tirato dall’Airone biancazzurro.

Istantanee da chiudere al più presto in un cassetto. Magari a doppia mandata. Il tempo è tiranno, il Bayern incombe e non ci si può proprio permettere di volare alla Allianz Arena con la testa piena di pensieri e il cuore gonfio. Contro i tedeschi, l’Inter dovrà ritrovare il cinismo di un tempo e capitalizzare le occasioni che le si pareranno di fronte. Le imprecisioni di Brescia, con i bavaresi – freschi di 6-0 sull’Amburgo con tre gol di Robben – potrebbero costare caro e un pareggio in Germania sarebbe la fine dei sogni europei: prospettiva inaccettabile per i campioni in carica, a maggior ragione se, solo lo scorso maggio, si banchettava proprio ai danni di Van Gaal e dei suoi uomini.

Così, tornata nella notte dal Rigamonti, l’Inter si è ritrovata alla Pinetina per preparare la sfida di Coppa senza perdere tempo. E con una tegola di cui avrebbe fatto volentieri a meno: uno stiramento al gluteo destro del difensore Lucio.

Uscito nella seconda frazione contro il Brescia, il brasiliano si è già sottoposto alle prime sedute fisioterapiche e di recupero agonistico ma il suo impiego a Monaco è in dubbio. Un’eventuale assenza di Lucio, costringerebbe Leonardo a rivedere i suoi piani difensivi, magari affiancando a Ranocchia uno tra Cordoba e il romeno Chivu che ha partecipato al lavoro di preparazione con i compagni, al pari di Cambiasso. Nemmeno convocati contro le Rondinelle, i due dovrebbero essere abili e arruolati per il Bayern così come Thiago Motta, protagonista di una seduta personalizzata. Programma individuale di recupero per Milito: l’eroe di Madrid, colpito da diversi infortuni in stagione, potrebbe pure essere inserito nella lista dei convocati per la Germania anche se appare incerto possa dare il suo contributo alla Allianz Arena.

Al momento Leonardo può contare, in attacco, su Eto’o – monumentale con i suoi 31 gol in stagione – e su Pandev (Pazzini arrivato a gennaio ha già giocato in Champions con la Samp), più che brillante in casa contro il Genoa e generoso ma impreciso al Rigamonti. Dovesse optare per le due punte, il tecnico brasiliano, potrebbe schierare i suoi con il 4-3-1-2 (Sneijder trequartista e alle sue spalle il trio Stankovic-Thiago Motta-Zanetti) oppure partire con un ‘mourinhano’ 4-2-3-1, Eto’o centravanti supportato da Snejder, Stankovic e Pandev. Formule su cui l’allenatore nerazzurro avrà ancora qualche giorno per riflettere. Assolutamente prioritario, invece, tenere alto il morale del gruppo: a Monaco ci sarà da combattere. Per andare avanti in Coppa e tenere alto l’onore del calcio italiano.