La presenza italiana diminuisce, la colombiana aumenta

CARACAS – Alla fine dell’anno, in Venezuela ci sarà il censimento generale della popolazione, dal quale emergerà non solo l’attuale quadro socio-economico del paese, ma anche delle comunità straniere che qui fanno vita, tra le quali quella italiana, una delle più numerose del Venezuela.


In attesa di conoscere il quadro attuale, La Voce, a partire da questa settimana, pubblica uno studio del C.ES.E.I.V. (Centro Studi dell’Emigrazione Italiana in Venezuela, per la sua sigla in spagnolo), fondato e diretto dal nostro collaboratore, il dott. Attilio Folliero.


Questo studio inedito sulla collettività italiana è interessante perché oltre a presentare i vari aspetti statistici e socio-economici, compara la nostra comunità con tutte le altre e la stessa popolazione venezuelana. E’ vero il luogo comune, ampiamente diffuso in Venezuela, per il quale gli italiani sono ricchi? Questo studio comparato ci da la risposta. Ogni martedì sarà analizzato un aspetto: la quantità di italiani presenti in Venezuela, la loro diffusione sul territorio, l’età, l’educazione, l’attività lavorativa che svolgono, la tipologia di alloggio che occupano, l’accesso ai vari servizi, da quelli basici ed essenziali come luce, acqua potabile e gas, fino all’accesso ad Internet, all’utilizzo dei cellulari e degli altri elettrodomestici che favoriscono una vita comoda; insomma, lo studio analizza ogni aspetto della nostra comunità, comparando i dati con quelli delle altre collettività straniere del Venezuela e dove opportuno anche con i dati della media italiana.

Lo studio è basato sui dati dello scorso censimento, pubblicati alla fine del 2005 dall’Istituto Nazionale di Statistica Venezuelano (INE). Ricordiamo che ai fini del censimento, i cittadini sono classificati in base al luogo di nascita e pertanto i figli degli italiani (e degli altri stranieri) nati in Venezuela e coloro che hanno acquisito la cittadinanza per matrimonio, rientrano nei dati dei nati in Venezuela. Se da un lato, ciò rappresenta un limite, appunto perché si analizzano solamente i nati all’estero, dall’altro ci permette di studiare la reale consistenza numerica e qualitativa di chi arrivò dall’Italia e dagli altri paesi.

Il Venezuela è un paese notoriamente accogliente e benevolo verso gli stranieri, che da sempre hanno rappresentato una percentuale importante della popolazione totale. La popolazione venezuelana è in realtà un miscuglio di popoli, proveniente da ogni latitudine del pianeta.


Nel passato censimento gli stranieri residenti in Venezuela erano 1.015.538, il 4,4% della popolazione totale e provenivano praticamente da tutti i paesi del mondo: il 75% circa provengono da paesi del continente americano, il 20% dall’Europa, il 3% dall’Asia, il resto da paesi dell’Africa e dell’Oceania; erano presenti 28 comunità con oltre mille rappresentanti, che complessivamente rappresentavano il 96% di tutti gli stranieri presenti in Venezuela. La comunità colombiana è la più numerosa, seguita dalla spagnola, portoghese, italiana, peruviana, ecuadoriana, cilena, dominicana, siriana, statunitense, cinese e cubana; a seguire tutte le altre, che si mostrano nella allegata tabella.


Col passare degli anni, è indubbiamente cambiata la provenienza degli stranieri in Venezuela; negli anni del secondo dopoguerra era rappresentata soprattutto da europei, in particolare italiani, spagnoli e portoghesi; oggi, c’è una nuova emigrazione, proveniente dai paesi latinoamericani, dall’Asia e dall’Africa.


La comunità italiana ad ogni censimento si riduce di numero; dopo aver toccato il massimo numerico nel censimento del 1961, con 121.733 italiani presenti, è andata via via diminuendo, fino alle 49.377 presenze dell’ultimo censimento. In realtà, benchè il numero dei cittadini italiani stia diminuendo, per varie ragioni, dal rientro in patria di una parte degli italiani emigrati, al mancato arrivo di nuovi italiani e soprattutto a causa del decesso dei più anziani, non sparisce e non sparirà la cultura italiana, il profondo attaccamento degli italo-venezuelani al Belpaese, alle tradizioni ed alla lingua italiana, che rimane una delle lingue straniere più diffuse e studiate in Venezuela.


Il problema della diminuzione riguarda anche le altre comunità straniere di più vecchia emigrazione, ossia spagnala e portoghese. Nel corso degli anni e dei censimenti è andata aumentando la presenza colombiana, oggi la più numerosa, sia a causa della vicinanza col Venezuela, sia per la vera e propria guerra civile esistente in Colombia, che ha costretto alla fuga centinaia di migliaia di persone.


Se spagnoli, portoghesi ed italiani sono numericamente in diminuzione, pur continuando ad essere le comunità straniere più numerose, subito dopo la Colombia, sono in aumento le presenze di cinesi, di arabi e di cittadini provenienti dai vari paesi dell’America latina; sicuramente il censimento di quest’anno evidenzierà ulteriormente la crescita di queste popolazioni. Nella tabella riportiamo l’elenco delle prime cinquanta comunità straniere residenti in Venezuela.