Napolitano apre la maratona ed è già scontro sulla Lega

ROMA – I festeggiamenti sui 150 anni dell’unita’ d’Italia cominciano con un tour de force di Giorgio Napolitano che anche ieri ha dato un senso di larga condivisione alle celebrazioni mentre resta una forte incognita sull’atteggiamento della Lega rispetto alle manifestazioni in programma, dopo il rifiuto dei consiglieri regionali lombardi del carroccio di ascoltare l’inno di Mameli durante una seduta.

Si inizia questa sera sulle note del concerto in Piazza del Quirinale e con il via alla Maratona Tricolore che attraverserà tutte le Regioni. Moltissimi gli impegni del Capo dello Stato. Due i momenti solenni: giovedì pomeriggio a Montecitorio, venerdì mattina al Teatro Regio di Torino.

Altre tappe: Milano, domenica, per le Cinque Giornate, e Varese, lunedì, con gli amministratori locali. C’è grande attesa per gli interventi del presidente della Repubblica ma anche attenzione e preoccupazione per i segnali contraddittori dei lumbard, un atteggiamento che ha riacceso lo scontro politico sull’unità de Paese, con le opposizioni sulle barricate.

Il Pd ha chiesto a Silvio Berlusconi di intervenire con decisione sul Carroccio, mentre il leader dell’Udc, Pierferdinando Casini, ha parlato di una ‘’macchia’’ sulle celebrazioni. Anche se in Veneto, il governatore Zaia ha assicurato:
– La Lega non boicotta nulla.

Nei giorni scorsi Bossi ha detto che parteciperà ad alcune celebrazioni. Napolitano, dal canto suo, ha fatto un ennesimo gesto per allentare la tensione.
Celebriamo l’unità – ha detto ieri – convinti che il federalismo la renderà più viva. Nella Costituzione – ha affermato – l’identità storica e culturale della Nazione convive con il riconoscimento e lo sviluppo in senso federalistico delle autonomie che la fanno più ricca e più viva, riaffermando l’unità e indivisibilità della Repubblica.

Il capo dello Stato ha anche sottolineato il legame fra il Risorgimento e le missioni di pace all’estero, che devono essere considerate ‘’eredi di quelle vicende storiche e del suo afflato ideale’’. Napolitano sottolinea che l’apprezzamento per queste missioni è un sentimento ‘’condiviso’’ di tutte le forze politiche italiane e aggiunge: dobbiamo pensare alla nostra coesione nazionale anche per ciò che può dare alla sicurezza di altri popoli, ‘’quale importante presidio di grande forza e attualità proprio nelle aree di crisi di un mondo dove ormai la sicurezza non ha più confini’’.