Il Brasile va avanti con il nucleare In Cile il dibattito è vivo

BUENOS AIRES – I tre paesi dell’America Latina con centrali atomiche – Argentina, Brasile e Messico – hanno avuto reazioni diverse di fronte alla grave crisi nucleare in Giappone, anche se il dibattito sull’opportunità di usare questo tipo di energia è aperto sia in questi paesi sia in altre nazioni della regione.

Il Brasile ha ieri fatto sapere che continuerà ad investire nei suoi programmi nucleari. “Non c’è bisogno di rivedere alcunché, dobbiamo solo imparare da quanto successo in Giappone, studiando in particolare i codici e procedimenti di Tokyo, per poter applicarli in futuro”, ha commentato il ministro per l’energia e le risorse minerarie, Edison Lobo. “Non abbiamo dubbi sul grado d’eccellenza delle nostre centrali, che hanno un grado di vulnerabilità inferiore a quello degli impianti giapponesi”, ha aggiunto il ministro. Il governo della presidente Dilma Rousseff punta ormai da tempo alla costruzione della centrale atomica ‘Angra 3’, non lontano da dove si trovano altri due impianti ad Angra dos Reis, nello stato di Rio de Janeiro. Il Brasile ha inoltre, in altre aree, altre quattro centrali.

Il dibattito sul futuro del nucleare è inoltre particolarmente vivo in Cile, uno dei paesi più sismici del pianeta, dove un anno fa ci sono stati un fortissimo terremoto e uno tsunami che hanno devastato una parte importante del centro-sud del paese, facendo 525 vittime. “Se il nostro paese aprirà al nucleare lo farà fra circa 15 anni”, afferma per esempio il quotidiano La Tercera, “ricordando che a differenza del Giappone, il Cile ha un enorme deserto con poca popolazione, dove ci sono condizioni di sicurezza affinché il nucleare fornisca l’energia ai grandi impianti minerari della zona”. Tuttavia, dopo quanto successo nel paese asiatico, il confronto sul nucleare e’ all’ordine del giorno a Santiago, anche perché fra qualche giorno sarà in visita nel paese il presidente Barack Obama, che ha in programma con il collega Sebastian Piñera un accordo di cooperazione proprio in campo nucleare.

Analisi e polemiche sul nucleare sono in corso anche in Messico, dove è operativa una centrale nucleare, e in Argentina, dove gli impianti atomici in funzionamento sono invece due.