Leonardo crede nella rimonta: “Sarà come una finale”

Non c’é campionato che ten ga, Milan o Ibrahimovic che possano distrarlo e, tutto sommato, poco gli interessa il ruolo di salvatore dell’italico euroflop. A Leonardo interessa solo la qualificazione dell’In- ter. Il derby e la squalifica di tre giornate presa dallo svede- se saranno nei suoi pensieri a partire da domani. “La nostra realtà è il Bayern, è troppo importante per pensa- re ad altro. Qualsiasi altra cosa diventa piccola rispetto alla gara di Champions”, risponde a chi gli chiede un commento su Ibra. In testa ci sono sche- mi e giocatori da trovare per venire a capo di una squadra che “sta bene ed è senza infortuni da tempo”, come ricorda Leonardo che invece non ha scelte in attacco e qualche dubbio sullo stato fisico di giocatori non secon- dari come Lucio, Cambiasso e Thiago Motta, con i primi due comunque probabili titolari. Ma l’Inter ha Samuel Eto’o, crederci però, e il presidente Massimo Moratti è il primo a farlo: “Di farcela ci crediamo senza dubbio – spiega Moratti – anche perché avevamo fatto bene la partita di Milano, male solo all’ultimo minuto, ma comunque era stata una partita ben impostata e quindi speriamo di poter fare lo stes- so lì, con un risultato però a nostro favore”. Più teso, Leonardo parla a due- mila all’ora infilando una pa- rola dopo l’altra per esprimere un unico concetto: la partita di oggi è troppo importante per la stagione nerazzurra e, senza fare proclami o promesse, sa che la sua squadra farà di tutto per portarla a casa. “C’é una grande voglia – spiega – perché queste partite sono finali che ti rimangono sempre dentro. Giocarle è già un privilegio, vincerle è straordinario. Il momento è adesso e i ragazzi lo sanno. Sarà una bella partita e faremo di tutto per andare avanti”. MONACO DI BAVIERA – Altro ecolo, altra coppa, altro sta- dio e anche altra Inter. Ma 13 anni dopo ci vorrebbe ancora un Nicola Berti che si fa 70 metri di campo e segna il 2-0 al Bayern Monaco all’Olympia Stadium. Anche senza caval- cate nelle praterie, Leonardo conta di passare lo stesso il urno, ribaltando la sconfitta dell’andata arrivata al termine di una gara che poteva finire n tanti modi diversi. L’Inter poteva vincere tre settimane a al Meazza e altrettanto può are oggi all’Allianz Arena contro un Bayern sempre ull’orlo di una crisi di nervi e in perenne viaggio su un ottovolente di risultati. La vittoria a Milano, poi tre confitte di fila e sabato un uccesso per 6-0 che ha ri- messo in corsa i bavaresi almeno per un posto nelle prime tre. Louis Van Gaal è già esonerato ma nessuno i fida di una vecchia volpe come l’olandese. Bisogna “un giocatore incredibile, forse il migliore del mondo”, e tanta voglia di dimostrare che la sconfitta dell’andata si può ribaltare: “E’ stata una partita giocata alla pari – af- ferma Leonardo – ci potevano stare molti altri risultati. Una nostra vittoria sarebbe nor- male, non sarebbe strana, ce la giochiamo con ottimismo e voglia di passare”. La stessa voglia ce l’ha Wesley Sneijder, che vorrebbe tanto vincere ancora una volta il derby olandese, così come ac- caduto a Madrid: “Dobbiamo credere nella vittoria, ci sono altri 90’ e dobbiamo giocare la nostra partita e cercare di segnare. Abbiamo buone sensazioni anche se abbiamo pareggiato a Brescia, siamo in buona forma. E’ sempre bello giocare contro i miei amici olandesi, la prossima settimana ci vedremo per la nazionale ma in Champions non saremo compagni. Voglio batterli, questo è tutto”.