Gheddafi ‘sente’ vittoria. Bahrein: uccisi cinque manifestanti

TRIPOLI – ‘Non riusciranno a dividere il Paese, vinceremo’, ha detto ieri Muammar Gheddafi in un discorso diffuso anche dalla Tv di stato ad un mese dall’inizio della rivolta e mentre le sue truppe puntano su Bengasi.


La Francia torna sull’ipotesi intervento militare col ministro degli Esteri Alain Juppe’, secondo il quale ‘diversi paesi arabi’ sono pronti a partecipare e non è ancora troppo tardi per farlo. Il suo omologo italiano, Franco Frattini, rileva che è probabile il leader libico rimanga al potere, ed a questo punto si potrebbe andare verso ‘la prospettiva di un isolamento internazionale, politico ed


economico’. Aggiunge che ci sono ‘buone prospettive’ per un vertice tra Ue, Unione africana e Lega Araba nei prossimi 7 giorni, per conclusioni condivise e l’adozione in Consiglio di Sicurezza di misure che includano il cessate il fuoco.


Intanto a Perla di Manama, nel Bahrein, altro paese sconvolto dalla protesta, cinque manifestanti sono stati uccisi stamani dalle forze di sicurezza, secondo quanto ha riferito un parlamentare dell’opposizione. E’ successo quando le forze antisommossa hanno dato l’assalto ai manifestanti sciiti che sono accampati dal 19 febbraio scorso sulla piazza e che chiedono riforme. In seguito alle tensioni, la Borsa del Bahrein resterà chiusa. Ieri il re ha proclamato la legge marziale, il giorno dopo l’arrivo in suo aiuto di truppe saudite e di altri paesi del Golfo.