Caos immigrati, a Lampedusa è arrivato l’esercito

ROMA – Lampedusa è ormai al collasso e, per far fronte all’ondata di sbarchi, il governo ha dato via libera all’allestimento di una grande tendopoli, mentre venerdì aprirà il centro per richiedenti asilo di Mineo, nel catanese.

Ieri hanno fatto il punto della situazione, a Palazzo Chigi, i vari ministri interessati – a cominciare da Frattini, Maroni e La Russa – nel corso dell’ormai consueto vertice sulla situazione in Libia e sui riflessi per l’Italia, soprattutto sul versante dei flussi migratori. Nessuna dichiarazione al termine, ma Maroni poco prima aveva spiegato alla Camera che, ad oggi, nel 2011 sono sbarcati 11.200 clandestini, a fronte dei 4 mila di tutto il 2010, e “temo – ha detto – che siamo solo all’inizio”.

Secondo il ministro, “la Tunisia è il fronte più significativo. Finora le trattative non hanno portato a significativi risultati, ma continuano e sono fiducioso che entro breve tempo si arrivi ad una soluzione”. Il responsabile del Viminale ha anche sottolineato come l’Italia abbia chiesto “l’intervento dell’Unione Europea, ma finora non è stato soddisfacente”.

Tre le richieste che ribadirà oggi al commissario europeo Cecilia Malstrom: la disponibilità da parte di tutti i Paesi di prendersi carico di rifugiati e clandestini, il potenziamento della missione Frontex e “un contributo straordinario di 100 milioni di euro per contribuire alle spese enormi cui andiamo incontro”. È stato il prefetto di Palermo, Giuseppe Caruso, commissario straordinario per l’emergenza immigrazione, ad annunciare nel pomeriggio che sono state “già avviate le procedure per l’allestimento della tendopoli a Lampedusa” e che “i tempi saranno i più rapidi possibili: sono già in partenza materiali, uomini e risorse per l’allestimento della struttura nel luogo che sarà ritenuto più idoneo”, probabilmente la ex base Loran dell’isola, oggetto ieri di un sopralluogo da parte di tecnici del Comune.

Lo stesso Caruso ha detto che “venerdì sarà operativo a Mineo il centro d’accoglienza per richiedenti asilo”, dove i trasferimenti “avverranno con gradualità”. A Lampedusa, intanto, non si è registrato ieri nessun nuovo arrivo di migranti, complici le cattive condizioni meteo, ma non ci sono stati neppure trasferimenti in altri centri di accoglienza italiani: quello della piccola isola delle Pelagie resta cosi’ affollato di 2.630 immigrati, a fronte di una capienza di 850, ai quali si aggiungono i 220 condotti in una struttura della parrocchia, per un totale di 2.850 persone presenti sull’isola.

Del sovraffollamento del centro hanno parlato Stefania Craxi, sottosegretario agli Esteri, in visita a Lampedusa (“Occorre trovare una soluzione entro le prossime 48 ore”) e Laura Boldrini, portavoce dell’Unhcr, secondo la quale serve intensificare i trasferimenti dall’isola e decongestionare la struttura perchè “nonostante gli sforzi degli operatori umanitari le condizioni di accoglienza diventano molto difficili, mancando anche lo spazio per fornire a tutti un riparo al chiuso durante la notte”.

Si è infine sbloccata positivamente la situazione del traghetto ‘Mistral Express’, con a bordo oltre 1.800 immigrati, quasi tutti marocchini, che era partito domenica dalla Libia e che era stato bloccato fuori delle acque territoriali italiane su indicazione del Viminale. Solo dopo aver avuto precise assicurazioni, dal ministero è arrivato l’ok a far entrare la nave nella rada del porto di Augusta, dunque senza ormeggio alla banchina, per fare rifornimento con l’ausilio di una bettolina. Le operazioni si sono svolte regolarmente durante la notte e sono terminate all’alba. Nessun problema da parte dei passeggeri. Al termine il traghetto ha ripreso la rotta per la sua destinazione dichiarata, vale a dire il Marocco.