Aumentano le radiazioni. È lotta contro il tempo

OSAKA – La giornata è cominciata con una cattiva notizia, una delle tante in questa lotta contro il tempo per scongiurare la catastrofe nucleare, quando con fiducia si pensava al contenimento del reattore n4, messo a ‘dormire’ e risvegliatosi per la concentrazione radioattiva degli altri.
Nella centrale di Fukushima il vero mostro è il n3 con il suo potenziale di morte, costituito dal mox, il combustibile che è una miscela di uranio e plutonio, altamente radiattivo. La messa in sicurezza del reattore n3 “è la priorità”, ha messo in chiaro il portavoce del governo, Yukio Edano, poco dopo l’intervento ‘disperato’ degli elicotteri della Self-Defence Forces, le Forze armate nipponiche, sui reattori 3 e 4, con lo scopo principale di fornire acqua alle vasche di stoccaggio degli elementi di combustibile. La stessa operazione è stata poi effettuata con gli idranti fino al tardo pomeriggio di ieri.
La radioattività era data in aumento, almeno nell’immediato, ma progressivamente anche le temperature sono scese, concedendo agli esperti il tempo prezioso per completare entro oggi il ritorno dell’elettricità e dell’acqua nelle piscine di stoccaggio. Nel mentre crescono i dubbi sulle informazioni diffuse dal governo giapponese, messe ad esempio sotto accusa dal New York Times e definite “insufficienti, poco chiare e tempestive”, il rischio di contaminazione dal sito resta significativo e diversi Paesi, come Usa (che hanno autorizzato l’evacuazione delle famiglie del personale d’ambasciata) e Corea del Sud, hanno invitato i propri cittadini ad allontananrsi almeno dal raggio di 80 km dalla centrale di Fukushima.
Anche il Governo italiano, dopo Francia e Regno Unito, “sta considerando la possibilità di facilitare il rimpatrio di connazionali in situazioni di elevata vulnerabilità”. Le scossse di assestamento ancora in piena attività (l’ ultima di 5.8 nella prefettura di Ibaraki) hanno ricordato le migliaia di persone ancora senza adeguati aiuti, disseminati tra le prefetture del nord-est, alle prese anche con i giorni più duri dell’inverno, tra temperature rigide e abbondanti nevicate, attese fino a un metro.
Se il bollettino meteo prevede una tregua per sabato, quello di vittime e dispersi continua a salire, oltre quota 20.000, in base ai dati ufficiali della polizia. La prefettura di Miyagi, tra le più violentemente colpite dal devastante sisma/tsunami di venerdì, ha deciso di rinunciare alle cremazioni e di passare alle inumazioni nelle località in cui i numeri macabri di corpi sono diventati decisamente consistenti.
Nell’annunciare i piani d’emergenza per destinare da centro e sud del Paese il carburante sufficiente per accelerare i lavori di soccorso, per cui sono stati richiamati anche i riservisti, il ministro dell’Industria, Banri Kaieda, ha lanciato l’allarme blackout su larga scala, se i consumi non saranno ridotti per il calo della produzione di elettricità. Edano è stato più dettagliato e ha menzionato in uno dei suoi briefing il rischio che Tokyo potesse finire al buio. Detto fatto. La risposta dei cittadini non si è fatta attendere: via le insegne luminose, sono ricomparsi i vigili a regolare il traffico (o piccoli generatori ad alimentare le luci), sono sparite insegne luminose a Ginza (il salotto buono della città) e perfino il ministro della Rifornimenti del governo, Rehno, ha passato in rassegna i ‘conbini’ i negozi aperti 24 su 24, apprezzando la disattivazione di frigo e luci superflue.
Ebbene, missione compiuta: la domanda di elettricità è scesa a 3.050 kilowatt alle 18 ora locale da 3.290 tra le 8 e le 9 del mattino, evitando cosí il blackout.
Un altro fronte riguarda quello delle turbolenze finanziarie: la Borsa di Tokyo ha contenuto le perdite (-1,44%), al termine di un’altra seduta difficile, grazie alle iniezioni di miliardi di yen di liquidità sui mercati della Bank of Japan (BoJ). La moneta nipponica ha toccato i record storici contro il dollaro, sceso a 76,25, spingendo il ministro delle Finanze, Yoshihiko Noda, a puntare il dito contro “la speculazione”.
Ieri sera era in programma una riunione in videoconferenza del G7 finanza sulla crisi nipponica. Il ministro nipponico dell’Economia, Karou Yosano, ha detto: “L’economia è sana e i danni delle devastazioni della scorsa settimana avranno un impatto limitato”.