Referendum, vince il sì col 77% Cambia durata del mandato presidenziale

IL CAIRO – I ‘sì’ alla riforma della costituzione egiziana hanno vinto con il 77,2%. Lo ha annunciato in una conferenza stampa trasmessa in diretta dalla tv di stato il capo della commissione elettorale. I ‘no’ si sono fermati al 22,8%. Al referendum hanno partecipato al voto 18 milioni e 500mila votanti, i voti validi sono 18 milioni, 14 milioni sono i ‘sì’.

La novità più importante riguarda la durata del mandato presidenziale. Sotto Mubarak, il mandato durava sei anni ed era rinnovabile all’infinito. In base alle nuove norme si può essere eletti presidente per non più di due mandati di quattro anni ognuno. Il capo dello stato, in base al nuovo testo, è inoltre obbligato a nominare un vice, mossa che Mubarak, al potere per 31 anni, ha fatto solo a gennaio scorso, nominando il capo dell’Intelligence Omar Suleiman nel tentativo di sedare la rivolta.

La riforma rende inoltre più semplice candidarsi alle elezioni presidenziali. Tre sono le possibilità indicate dal nuovo testo: il sostegno di 30 membri del parlamento, la raccolta di 30mila firme in almeno 15 governatorati rappresentativi di varie aree del paese, l’essere membro di un partito politico che ha almeno un rappresentante in parlamento.

La commissione di esperti, per ora, non ha messo mano alle norme relative ai poteri del presidente, che per 31 anni hanno garantito, in pratica, l’onnipotenza a Mubarak. L’indicazione della commissione è che queste norme siano riscritte dopo le elezioni presidenziali e politiche, da parte del nuovo parlamento.