Manifestazione contro Berlusconi Premier: “Non lascio il paese ai comunisti”

TORINO – Momenti di tensione a Torino dove alcuni manifestanti si sono dati appuntamento per un corteo contro il premier Silvio Berlusconi, nel capoluogo piemontese per sostenere il candidato sindaco di Torino del centrodestra, Michele Coppola.

Dopo il lancio di alcuni petardi e bottiglie da parte dei manifestanti c’è stata una carica della polizia. I manifestanti hanno arretrato urlando “vergogna vergogna”. Un agente di polizia è rimasto ferito: ha riportato una ferita all’arcata sopraccigliare ed è stato portato all’ospedale Molinette di Torino. Fitto il lancio di oggetti, bottiglie, uova e petardi da parte dei manifestanti. Lanciati anche alcuni lacrimogeni. I manifestati sono stati respinti di un centinaio di metri e continuano a scandire slogan contro il premier e le forze dell’ordine.

“Al mio arrivo a Torino sono stato accolto da un manipolo di baldi giovani che mi ha gridato via la mafia e mafioso e questa è la negazione della realtà perché sono un capo di governo che in meno di 3 anni ha catturato quasi 7 mila mafiosi”, ha detto il presidente del Consiglio commentando le contestazioni. “La scelta dell’insulto è lontana dalla realtà ma devo farmene una ragione visto che anche nei giorni dei festeggiamenti per l’unità d’Italia una squadra composta sempre dalle stesse persone mi ha insultato ovunque andassi e hanno fato dire ai giornali che Berlusconi è stato contestato”, ha proseguito il premier. “Ogni volta che mi viene voglia di tornare ad essere un privato cittadino c’è una vocina dentro di me – ha proseguito – che mi dice ‘non puoi consegnare il paese che ami alla sinistra, ancora comunista, in tutte le sue espressioni a partire da coloro che dovrebbero amministrare la giustizia’”.

Alcune centinaia di manifestanti si erano dati appuntamento per un presidio contro il presidente del Consiglio. Partiti in corteo, dopo alcuni contatti con le forze dell’ordine, sono riusciti ad arrivare vicino all’hotel dove si teneva la conferenza stampa con il premier. I manifestanti hanno bloccato via Roma e, fermi di fronte all’albergo, scandito slogan contro il presidente del Consiglio.