Prandelli e il caso Balotelli “Mi ha chiesto aiuto”

COVERCIANO – “E’ un gioco e allora giochiamo: se fosse stata l’ultima, decisiva, partita prima dell’Europeo avrei chiamato Totti e Del Piero. E magari anche Di Natale e Di Vaio”. Quella del c.t. (nel primo giorno di ritiro azzurro a Coverciano) è una battuta, che fotografa la situazione e non nasconde un po’ di preoccupazione: “Nelle ultime tre partite di Champions c’erano solo cinque giocatori della Nazionale: è un problema più ampio, per cui andrebbero portate idee nuove (l’ultima avanzata dal ct è quella di far giocare un Under 21 in serie B). Vedere i grandi giocatori che hanno ancora voglia di dimostrare è importante, e per i giovani dovrebbe essere uno stimolo: devono cominciare a farsi largo tra i campioni. Se si vuole programmare il futuro si deve pensare all’età”. Cesare Prandelli ha la coccarda tricolore sulla giacca (“perché i festeggiamenti vanno avanti”) e si concentra su altri temi.


“Thiago Motta e Ranocchia sono stati visitati, hanno dato la disponibilità a rimanere e a provare a recuperare: per me è la cosa più importante e ogni polemica legata al prossimo derby finisce qui. Borriello fuori? Scelta tecnica. Cassano? Con il Bari ha fatto un ottimo secondo tempo. Fisicamente sta bene, le panchine nel Milan non mi preoccupano, anzi. Qui arrivano tutti con uno spirito diverso, per molti giocatori fa bene essere qua. La Slovenia è una squadra compatta, con un’ottima organizzazione di gioco. Temo il loro entusiasmo. E’ importante, anche se non è la partita chiave”.


Balotelli? E’successo quello che è successo, il primo dispiaciuto è lui: l’ho sentito e mi ha chiesto aiuto, tra virgolette. Si è reso conto di aver fatto una stupidaggine, mi ha chiesto come fare a non rovinare sempre tutto. Lo teniamo in grande considerazione. De Rossi? Non ci ho parlato, ho letto le sue ultime dichiarazioni e mi hanno fatto piacere. La loro esclusione vale per una partita, per l’Ucraina vediamo. Bisogna vincere cercando di essere leali e sportivi. Il codice etico va avanti a tutti i costi, se no non saremmo credibili: è condiviso da tutti, nessuno ha mai avuto nulla da obiettare”.