Parlamento, l’opposizione chiede la presenza in aula del premier

ROMA – La situazione in Libia, la questione della catena di comando della missione e il ruolo della Nato saranno i temi in discussione da oggi in Parlamento. Il governo riferirà oggi pomeriggio sulla crisi libica al Senato, dove si aprirà anche il dibattito.
Si passerà poi alla Camera, domani mattina, in un dibattito che prevede la presentazione e il voto sulle risoluzioni.
Durante la conferenza dei capigruppo a Montecitorio l’opposizione ha chiesto la presenza in aula del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, presenza ritenuta “opportuna” anche dal presidente della Camera Gianfranco Fini.
L’opposizione è disponibile al confronto ma critica duramente il premier Silvio Berlusconi che si è detto dispiaciuto per le sorti di Gheddafi.
“L’indecorosa nostalgia di Berlusconi aggiunge una nota di confusione, discredito, nella posizione del governo italiano che appare illeggibile agli occhi dell’Europa e del mondo” attacca Pierluigi Bersani. “Mi auguro che la discussione parlamentare riesca a ristabilire un filo logico che si sta perdendo dentro il governo e la maggioranza che non hanno la barra della situazione e stanno dando la peggior prova”, ha aggiunto il leader del Pd. Per questo c’è preoccupazione perché viene svilito il volto dell’Italia su grandi questioni che dovrebbero vederci come intelligenti protagonisti” ha concluso Bersani.
Critiche anche da Antonio Di Pietro. “Il governo Berlusconi, dopo aver fatto da lustrascarpe a Mubarak, Ben Ali e Gheddafi, adesso fa da paggetto ai partner internazionali che vanno oltre le direttive dell’Onu”.
Interviene poi il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini: “Affronteremo con senso dello Stato il dibattito parlamentare, ma una cosa deve essere chiara: siamo addolorati per le migliaia di donne e di uomini assassinati da Gheddafi, non certo per la sorte del leader libico. Tra il carnefice e le vittime non abbiamo dubbi da che parte stare”.