Commercio dell’Italia con l’estero (gennaio 2011) – ICE AREA STUDI

Nel mese di gennaio 2011, le esportazioni italiane di merci sono aumentate del 4,3% rispetto al mese precedente, un tasso di incremento che ha superato quello delle importazioni (2,8%). In confronto al gennaio 2010, le esportazioni hanno mostrato invece un aumento (25,1%) inferiore a quello registrato dalle importazioni (31,3%). Di conseguenza, il disavanzo commerciale si è ulteriormente ampliato portandosi a 6,6 miliardi, rispetto ai 4 miliardi di euro registrati nel gennaio 2010, per circa due terzi effetto dell’ampliamento del disavanzo energetico. Tra le categorie di prodotti, se si esclude l’energia, sono stati i beni strumentali (+28,8%) e i prodotti intermedi (27%) a registrare la più alta crescita tendenziale. Meno intenso è stato l’incremento del valore delle esportazioni dei beni di consumo. Dal lato delle importazioni, l’incremento dei prodotti intermedi ha superato quello dei prodotti energetici.


Osservando la dinamica delle esportazioni italiane per settori produttivi, spicca la buona performance degli autoveicoli e altri mezzi di trasporto, ma anche dei metalli e prodotti chimici. Decisamente inferiore alla media è risultata invece la crescita registrata dalle esportazioni di prodotti farmaceutici, di mobili, di alimentari, bevande e tabacco. Le vendite estere di prodotti dell’abbigliamento sono aumentate del 15,4%. Per quanto riguarda le destinazioni geografiche, si nota un forte incremento delle vendite verso Stati Uniti (+64,9%) e Mercosur (+62,5%), Turchia (+45,5%) e Russia (+44,6%). Dal lato delle importazioni, oltre agli acquisti provenienti dai paesi produttori di petrolio, sono aumentate soprattutto quelle dal Mercosur (73%), dalla Cina (52%), dagli USA (50,2%). Un sensibile incremento hanno fatto registrare anche i flussi di interscambio in quantità: intorno al 15% per le esportazioni e le importazioni con variazioni decisamente superiori per i flussi degli scambi con i mercati extra Ue (+26,7% per l’export e +20,7% per l’import), rispetto a quelli con i mercati Ue (rispettivamente (7,7% e 10,2%).
(Fonte: Istat)

Le esportazioni delle regioni italiane nel IV trimestre 2010


Nel 2010, le esportazioni italiane sono aumentate del 15,7% rispetto all’anno precedente. A tale incremento hanno contribuito prevalentemente l’Italia insulare (+51,7%) e l’Italia centrale (+17,2%), mentre Inferiori alla media si sono rivelati gli aumenti delle esportazioni dell’Italia nord occidentale (+14,1%) e nord orientale (+15,4%). Nel caso dell’Italia insulare si tratta essenzialmente di un risultato da associare al forte incremento delle vendite di prodotti energetici raffinati. Nell’ambito delle principali ripartizioni territoriali, nell’Italia nord occidentale le regioni con le migliori le performance sono state Piemonte (+16%) e Valle d’Aosta (36,3%), nell’Italia nord orientale Trentino Altro Adige (+19,4%) ed Emilia Romagna (+16,1%), nell’Italia centrale Umbria e Lazio (rispettivamente +19% e +24%) e nell’Italia meridionale Puglia (20,2%), Abruzzo (18,8%) e Campania (18%), oltre che, per i già citati motivi, di Sicilia e Sardegna (+47,6% e +59,4% rispettivamente).
(Fonte: Istat)

Fatturato e ordinativi dell’industria


Nel mese di gennaio il fatturato dell’industria, ha mostrato un incremento, rispetto al mese precedente più sostenuto di quello registrato negli ultimi mesi e pari all’1%: nel mese di dicembre si era infatti registrata una flessione dello 0,2%. In confronto con lo stesso mese del 2010 la variazione è stata pari all’8%, risultante da un aumento del 5,3% per quello realizzato sul mercato interno e del 14,1% per quello sul mercato estero. L’indagine relativa agli ordinativi nel settore industriale mostra, invece, una variazione negativa in termini congiunturali (-0,3%, -1,4% per quelli interni e +1,4% per quelli dall’estero). Rispetto allo stesso mese del 2010 gli ordinativi sono nel complesso aumentati del 17,5%, con una variazione più elevata per quelli esteri (+19,1%) che per quelli interni (+16,6%).
(Fonte: Istat)