Prima bomba dal 2004, è morta una donna

GERUSALEMME – Un attentato ha scosso ieri Gerusalemme, dove l’esplosione di una bomba ha ucciso una donna e ferito una trentina di persone. Si tratta del primo attacco del genere in città dal 2004, mentre le violenze continuano alla frontiera tra la Striscia di Gaza e il sud di Israele. Il giorno precedente all’attacco terroristico almeno otto palestinesi, fra i quali due minorenni, erano stati uccisi dai bombardamenti israeliani contro un’abitazione nell’est della città di Gaza.

Una donna di 59 anni, della quale non è stata rivelata l’identità, è rimasta gravemente ferita nell’attentato avvenuto vicino la principale stazione di Gerusalemme ed è in seguito deceduta all’ospedale Hadassah, secondo fonti ospedaliere. Più di altre trenta persone sono rimaste ferite nell’attentato, che non è stato rivendicato.

Secondo i primi elementi dell’inchiesta, la bomba pesava tra uno e due chili. “Non tollereremo che civili israeliani siano colpiti, né nel sud né a Gerusalemme”, ha affermato il ministro della Difesa Ehud Barak, in un comunicato. Israele si difenderà “con una volontà di ferro” contro gli attacchi, ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

In assenza del presidente palestinese Abu Mazen, in viaggio in Russia, è stato il primo ministro Salam Fayyad che ha condannato in una nota l’attentato, che ha definito una “operazione terroristica”. In compenso, il ramo armato del movimento radicale palestinese della Jihad islamica, le brigate Al-Qods, ha salutato l’attentato senza tuttavia rivendicarlo.