Dopo l’attentato a Gerusalemme, nuovi bombardamenti israeliani nella notte

TEL AVIV – L’articolo 33 della Quarta Convenzione di Ginevra parla chiaro, quando afferma che “nessuna persona può essere punita per un’infrazione che non ha commesso personalmente. Le pene collettive, come pure qualsiasi misura d’intimidazione o di terrorismo, sono vietate”.

In una Gaza strangolata da un feroce assedio medioevale, le punizione collettive promosse da Israele a più un milione e mezzo di persone si accavallano. Ieri notte, la Striscia veniva bombardata in seguito alla bomba esplosa nella stazione dei autobus di Gerusalemme Ovest che ha provocato 30 feriti e il decesso di una donna britannica, sebbene nessuna prova al momento faccia intendere il coinvolgimento di un solo palestinese di Gaza con l’attentato.

La giornata era iniziata nel peggiore dei modi: Mouhamed Talal Al-Helu, sei anni, con il corpo ricoperto da schegge di esplosivo, in fin di vita per le ferite rimediate il giorno prima, riusciva ad ottenere un coordinamento per essere ricoverato in un ospedale israeliano solo dopo molte ore di burocratica attesa. A detta dei dottori palestinesi a questo punto le speranze che si possa salvare sono remote. Nel cimitero, quattro nuove lapidi si affiancano a quelle dei due bambini uccisi sabato sera. Martedì pomeriggio le vittime stavano allegramente giocando a calcio dalla parti di Shejaeya, a Est di Gaza city, quando un carro armato posto a 2 chilometri di distanza da loro ha iniziato a cannoneggiare. Risultato del bombardamento: 5 morti, 11 feriti, compresi 8 bambini, tutti civili, da quello che il portavoce dell’esercito israeliano ha ammesso essere stato un increscioso errore di puntamento.

Ieri il premio Nobel per la Pace Obama ha dichiarato che i “razzi” artigianali lanciati dai Palestinesi nel deserto del Negev sono inaccettabili. Razzi palestinesi, per lo più artigianali, che nel 2011 hanno provocato zero vittime fra gli israeliani, come zero vittime ne avevano provocate in tutto il 2010. Missili israeliani, made in USA, che nel giro di pochi giorni hanno fatto a pezzi 10 palestinesi, 5 dei quali bambini, e 40 feriti. Ieri, verso le 2 e mezza di notte, elicotteri Apache e caccia f16 facevano la loro entrata in scena bombardato il centro della Striscia. Nessuna vittima fortunatamente, ma per alcuni lunghissimi minuti, l’atmosfera di terrore avvertibile nella Striscia era la stessa del 27 dicembre 2008, l’inizio della devastante operazione militare Piombo Fuso che si concluse col massacro di più di mille civili, 320 dei quali bambini.