Fukushima, allarme al reattore 2

TOKYO – Radioattività dell’acqua è 10 milioni di volte superiore ai livelli normali. Scatta il nuovo allarme a Fukushima, dopo le notizie diffuse dall’Agenzia per la sicurezza nucleare. La radioattività dell’acqua al reattore n.2 della centrale di Fukushima è infatti estremamente elevata ed è pari a 10 milioni di volte i livelli normali. Il livello di iodio-131 presente nel reattore n.2 è estremamente alto -spiegano da Vienna-. L’Agenzia sospetta che la radioattività dell’acqua possa essere legata in qualche modo direttamente a un problema del nocciolo del reattore, visto il livello toccato di 1.000 millisievert/ora.


– Siamo ancora lontani dalla fine dell’incidente – ha affermato Yukiya Amano, intervistato dal New York Times. L’ex diplomatico nipponico, che è stato recentemente in missione in Giappone per seguire gli sviluppi della crisi, ha dichiarato che la sua maggior preoccupazione sono le barre di combustibile usato stoccate nelle vasche di raffreddamento. Non è infatti chiaro, ha spiegato, se abbiano avuto successo gli sforzi per impedire che le barre prendano fuoco rilasciando grandi quantità di materiale radioattivo. Se i tecnici continuano a riempire le vasche di acqua, senza però riuscire a riparare i sistemi di raffreddamento, allora «la temperatura salirà».


Amano si dice poi particolarmente preoccupato per la vasca del reattore numero 4 che contiene l’intero nucleo del reattore, rimosso poco prima del sisma e lo tsunami dell’11 marzo e particolarmente radioattivo.
– Servono maggiori sforzi per porre fine all’incidente – sostiene Amano, esprimendo preoccupazione anche per la radioattività nell’ambiente. Il capo dell’Aiea si dice convinto che il governo di Tokio non stia nascondendo informazioni. Ma aggiunge che «vi sono aree dove non abbiamo informazioni. Non le abbiamo e non le hanno i giapponesi».


Il reattore 2 è stato subito evacuato, mentre ieri era previsto l’utilizzo di pompe elettriche per iniettare acqua nei reattori della centrale, proprio per accelerare i tempi di raffredamento.
La notizia della radioattività dell’acqua è stata confermata dalla compagnia che gestisce l’impianto, la Tepco, spiegando che vi è dell’acqua radioattiva nei sotterranei dell’edificio della turbina collegata al reattore numero 2. Gli alti livelli radioattivi, afferma la Tepco, potrebbero originare dal nucleo del reattore, che potrebbe essere stato danneggiato dalle conseguenze del sisma e lo tsunami dell’11 marzo, riferisce l’emittente pubblica Nhk. Acqua contaminata si trova vicino a quattro dei sei reattori dell’impianto.


In una nota di Greenpeace si legge che «un nuovo studio commissionato da Greenpeace Germania al Dr. Helmut Hirsch, esperto di sicurezza nucleare, rivela che l’incidente alla centrale giapponese di Fukushima ha già rilasciato un tale livello di radioattività da essere classificato di livello 7».


«Sette – si spiega – è il livello massimo di gravità per gli incidenti nucleari, raggiunto in precedenza solo durante l’incidente a Cernobyl del 1986».
Greenpeace ha inviato in Giappone un gruppo di esperti che hanno iniziato a monitorare i livelli di contaminazione radioattiva intorno alla zona di evacuazione per valutare la reale portata di rischio per la popolazione locale.


«Mentre a Cernobyl l’incidente aveva coinvolto un solo reattore, a Fukushima si è avuto rilascio di radioattività da quattro reattori – precisa Greenpeace – Sommando i rilasci di radiazione da tutti i reattori dell’impianto di Fukushima-daiichi, è ovvio che si è raggiunto il livello 7 nella scala INES»