Da oggi il NYT a pagamento sul web

NEW YORK – E’ intervenuto in prima persona (cosa rarissima) l’editore Arthur Sulzberger jr per annunciare che da oggi il New York Times ‘’va in digitale’’. Lo ha fatto perchè quella del 28 marzo 2011 sarà ricordata per il giornale come una data storica: il giorno in cui per la prima volta il quotidiano più autorevole al mondo ha cominciato a vendere via web i suoi servizi. E’ una scommessa non solo per Sulzberger, ma per l’intera industria mediatica, tanto negli Stati Uniti quanto nel resto del mondo.


L’esordio del New York Times sarà utile agli editori di giornali per valutare la reazione dei lettori, il modello di business, le prospettive, i limiti, le possibilità. Il New York Times comincia da oggi a chiedere ai suoi lettori online di pagare per leggere. Quella che mette in vendita è in primo luogo, come ha sottolineato Sulzberger, ‘’l’alta qualità’’ del suo giornalismo, del suo modo di fare informazione. Per 15 anni i lettori del NYT sono stati abituati a consultare gratuitamente sul web il loro quotidiano.


– E’ un giorno importante nei nostri 159 anni di storia di evoluzione e reinvenzione di noi stessi – ha spiegato Sulzberger jr, detto ‘pinch’ (buffetto) in contrapposizione con Arthur Sulzberg senior, il padre, detto ‘punch’ (pugno) per la sua determinazione nel dirigere l’azienda editoriale di famiglia -. La decisione si tradurrà – afferma il presidente – in un’altra risorsa di ricavi e rafforzerà la nostra capacità di continuare a investire nel giornalismo e nell’innovazione digitale.


Il New York Times propone un modello di abbonamenti simile a quello del Financial Times. I lettori potranno consultare in via gratuita fino ad un massimo di 20 articoli al mese, superati i quali verrà loro chiesto di ‘’diventare un abbonato digitale’’. Per l’accesso al sito da computer e da cellulare l’abbonamento sarà di 15 dollari al mese, per quello da e-reader e ‘tablet’ sara’ di 20 dollari. I lettori che vorranno poi accedere al New York Times in tutte le sue forme digitali dovranno versare 35 dollari al mese. Gli attuali abbonati all’edizione cartacea non dovranno versare alcun abbonamento aggiuntivo. Il quotidiano può attualmente contare su un ‘traffico’ web di circa 30 milioni di lettori al mese. Coloro che accedono da social network come Twitter o Facebook avranno accesso gratuito per un numero illimitato di contenuti. Coloro invece che accederanno da motori di ricerca come Google avranno un tetto di soli cinque articoli al giorno, superati i quali dovranno chiedere di abbonarsi.


– La sfida è quella di mettere un prezzo al nostro lavoro senza creare un muro fra noi e la rete globale – ha osservato Sulzerberg, riconoscendo gli ostacoli che l’accesso a pagamento può creare. Il mondo ora attende di fare tesoro dall’esperienza del New York Times per capire se il modello di business messo a punto a New York abbia margini di successo. Se così fosse,è verosimile che diveti ‘il’ modello di riferimento per tutti i principali giornali del mondo.