Gli azzurri sbancano Lubiana e l’Europeo del 2012 si avvicina

LUBIANA – Colpo grosso dell’Italia nel cammino verso l’Europeo del 2012. In casa della Slovenia, gli azzurri vincono 1-0 e consolidano il primato nel Gruppo C: decide la sfida dei Lubiana una rete nel secondo tempo – la prima in nazionale – di Thiago Motta.


Positiva, soprattutto nel primo tempo, la prestazione dell’Italia, che sfata dunque il tabù Lubiana dove nei due precedenti aveva ottenuto una sconfitta e un pareggio. La squadra di Prandelli sale così a 13 punti e porta a sei lunghezze, dopo appena cinque partite, il vantaggio sul secondo posto, occupato ora dal tandem Slovenia-Serbia, vittoriosa quest’ultima in rimonta sull’Irlanda del Nord.


La squadra di casa va “a strappi” nel primo tempo e sono gli azzurri ad avere le occasioni migliori. Handanovic, dopo sette minuti, è costretto a stendersi su una conclusione da fuori di Montolivo; poi Cassano “illumina” con una splendida apertura per Aquilani, che tenta l’assist di petto a Pazzini: Cesar, però, è bravo a spazzare l’area.


Al 23’ l’Italia crea l’occasione più pericolosa del primo tempo. Su un cross dalla destra, Pazzini è un fulmine nel rubare la palla a un avversario ma il suo tiro centra la parte esterna del palo. Due minuti dopo c’è lavoro anche per il capitano Buffon, che si oppone con bravura al tentativo da fuori di Koren. Prima dell’intervallo Handanovic commette uno dei pochi errori della serata, non trattenendo un pallone: ma né Pazzini né Cassano riescono a concludere.


Nella ripresa c’è ancora sugli scudi il portiere dell’Udinese, che prima si oppone al tiro da fuori di Mauri, poi respinge in rapida successione le conclusioni di Cassano e Aquilani. Kek decide il primo cambio: fuori Dedic, dentro Ljubijankic. Il nuovo entrato ci mette pochissimi secondi a farsi notare, con un destro che si stampa sulla traversa.


Prandelli risponde richiamando Mauri e inserendo Nocerino. Kirm prova un destro senza pretese che finisce altissimo sulla traversa, poi la Slovenia opta per il secondo cambio: Brecko, affetto da guai fisici, è costretto a lasciare il posto a Andjelkovic, difensore in forza al Palermo. Al 73’ l’Italia passa.


Cassano scarica per Motta, che chiama il “dai e vai” a Balzaretti: ricevuto il pallone di ritorno dal giocatore del Palermo, il centrocampista dell’Inter scaglia un preciso diagonale di sinistro su cui Handanovic è immobile. Gli azzurri e Prandelli esultano, per Motta è il primo gol in azzurro alla sua seconda presenza.
Rossi rileva Cassano, dalla parte opposta entra un altro rosanero, Ilicic, al posto di Birsa. Ci prova Novakovic con un destro insidioso che taglia l’area, ma l’ottimo Maggio fa buona guardia. Gli azzurri controllano bene e abbassano i ritmi, Prandelli decide l’ultimo cambio inserendo Claudio Marchisio al posto di Montolivo. Finisce, dopo un’ultima chiusura di Motta su Novakovic e un colpo di testa di Cesar, 1-0 per l’Italia, che domani sarà di nuovo in campo a Kiev contro l’Ucraina: lì, però, sarà un’amichevole.

LE PAGELLE


Buffon protagonista. Aquilani classe da regista


BUFFON 6.5: vola al 25’ a togliere sul secondo palo il tiro velenoso di Koren. Si ripete all’11’ della ripresa, deviando con la punta delle dita sulla traversa su Ljubijankovic lanciato a rete. In azzurro è ancora lui.


MAGGIO 6.5: sulla sua fascia è un duello continuo con Kirm, arduo quando Aquilani non rientra. Ma regge la diga e riparte in velocità, mettendo a sua volta in difficoltà la difesa avversaria. Perfetta la diagonale con la quale alla mezzora salva in scivolata su Novakovic, lanciato a rete. Tiene anche per tutto il secondo tempo, fuggendo un paio di volte pericolosamente.


BONUCCI 6: duelli molto fisici, e lui regge botta con tranquillità, appoggiando anche per il rilancio.
CHIELLINI 6: ha il merito di non andare in affanno, le poche volte in cui Slovenia attacca a testa bassa. Comanda la difesa, senza esitazioni di troppo.


BALZARETTI 6: bloccato da Birsa, dalla sua parte per tutto il primo tempo arrivano pochi pericoli ma anche poca spinta. Bella la palla filtrante con la quale lancia Montolivo in area al 35’, per la più nitida palla gol azzurra del primo tempo. E poi appoggia Thiago Motta nell’azione del gol.


AQUILANI 6.5: parte soffrendo, non sembra aver corsa a sufficienza. Ma poi ci mette classe e visione di gioco, e apre un paio di volte su Maggio, al 41’ lanciandolo praticamente in rete. Cresce con i minuti, e quando entra Nocerino va in regia pura.


THIAGO MOTTA 7.5: Con palla agli avversari si piazza davanti alla difesa, e svolge con ordine il compito. Avanza senza brillare, ma è perfetto nell’inserimento del gol, il suo sinistro preciso come un laser.
MONTOLIVO 6: ha sul sinistro la prima palla gol della serata, ma Handanovic gli nega la gioia. Partita ordinata, di supporto, senza acuti particolari e con qualche sbavatura, come la palla persa a inizio ripresa su cui poi Buffon e traversa mettono una toppa. Dal 38’ st MARCHISIO sv.


MAURI 7: è il più dinamico del centrocampo azzurro, va in copertura e rilancio, spesso è lui la chiave che scombina i piani difensivi sloveni inserendosi tra le linee. Si propone anche al tiro, come al 7’ della ripresa quando trova la reazione di Handanovic. Dal 18’ st NOCERINO 6: entra quando c’é bisogno di corsa, e fa il suo lasciando spazio per gli inserimenti di Thiago Motta.


CASSANO 6: poco mobile ma efficace, incrocia spesso le posizioni e cerca di continuo Pazzini con cross ‘mirati’. Ha sui piedi la palla del vantaggio al 35’, esita un nanosecondo di troppo. Poi a inizio ripresa è Handanovic a negargli il gol, salvando sul suo destro da fuori. Cala vistosamente, appena il tempo di dare il là all’azione del gol ed esce. Dal 29’ st ROSSI sv.


PAZZINI 6: lotta e corre, ruba palla e si propone per gli assist di Cassano, insomma pericoloso. Al 23’ lo ferma il palo esterno, al 40’ è lui ad essere in lieve ritardo sottoporta, sulla palla d’oro che Cassano gli serve di testa.


All. PRANDELLI 7: dal disastro Mondiale alla qualificazione europea vicina, il passo è stato più breve di quel che si poteva immaginare. E va a merito di un ct che pensa al futuro del calcio italiano ma non si nega le gioie del presente, a cominciare da quella di giocare ovunque, anche in casa dei presunti talenti sloveni, cercando la vittoria.