Berlusconi è sempre il parlamentare più ricco

ROMA – Un ‘Paperon de’ Paperoni’. Dieci milionari. Venti ‘poveri’, che poi proprio poveri non sono. E un ‘minimo garantito’ di centomila euro. A sfogliare i faldoni con i redditi dei 945 parlamentari italiani in carica, si incappa in case all’estero e portafogli azionari, auto d’epoca e polizze vita. Ma soprattutto si conferma che lui, Silvio Berlusconi, è di gran lunga il più ricco, inarrivabile. Gli altri leader? Arrancano dietro, come sempre, a grande distanza. Quasi 41 milioni di euro: tanto ha dichiarato il presidente del Consiglio nel 2010, come imponibile per l’anno 2009. L’unico che può provare a rapportarsi a lui è l’imprenditore della sanità ed editore di Libero Antonio Angelucci (6.180.699 euro). Mentre gli avvocati finiani Giuseppe Consolo (2.308.103 euro) e Giulia Bongiorno (2.048.397 euro) possono prendersi la soddisfazione di battere i colleghi berlusconiani Maurizio Paniz (1.765.878 euro) e Niccolò Ghedini (1.297.118 euro).


Molto dietro i leader di partito. Fini, secondo a 40 milioni da Berlusconi, dichiara 186.563 euro, poi ci sono Rutelli (182.159 euro), Di Pietro (176.885 euro), Bossi (167.957 euro), Bersani (137.013 euro) e Casini (106.063 euro). Il presidente del Senato Schifani li supera tutti, con i suoi 229.918 euro. Mentre, in una partita tutta interna al Pd, è Veltroni (214.423 euro) ad avere la meglio non solo sul segretario Bersani, ma anche sull’avversario di sempre, D’Alema (124.714 euro).


Nel governo, intanto, il ministro della Difesa La Russa (374.461 euro) distacca la coppia ‘economica’ Tremonti (301.918 euro, in forte recupero rispetto ai 180 mila dello scorso anno) e Brunetta, che gli contende il ‘bronzo’ (300.894 euro). Mentre la ‘new entry’ Saverio Romano si fa subito notare con 236.295 euro e l’acquisto di un immobile a Brescia e quattro a Palermo.


Ma tornando al Parlamento, a ben vedere sono solo 20 i deputati e senatori che non sfondano il tetto dei centomila euro dichiarati nel 2009: tutti gli altri ce la fanno. Anche chi, come l’ex operaio della Thyssen Antonio Boccuzzi, era entrato con un reddito vicino ai 30 mila euro e ora ne prende 121.572 l’anno. Ma a ben vedere, grazie all’indennità da parlamentare anche l’ultimo degli ultimi di quest’anno, l’insegnante mantovano Pietro Marcazzan (Udc), potrebbe presto aggiungere uno zero ai suoi magri 10.330 euro.


La fotografia (consultabile on-line solo per gli 80 deputati che hanno acconsentito) si arricchisce poi delle note a margine che compaiono in alcune dichiarazioni. Il mattone è l’investimento di gran lunga favorito: Mara Carfagna ha speso 930 mila euro per una casa in via del Tritone a Roma e ora deve onorare un mutuo da 441 mila euro; Frattini ha comprato a Bolzano, il siciliano Miccichè a Cefalù. Non pochi scelgono di acquistare casa all’estero, come Giovanna Melandri (Kenya), Paolo Guzzanti (Usa, Spagna, Francia), Enzo Raisi (Spagna), Pietro Tidei (Grecia), Michele Scandroglio (Sofia).

C’è anche, però, chi preferisce le azioni. Ricco il portafoglio del leader Udc Casini, che va dalle banche alle telecomunicazioni, dalla casa di abbigliamento H&M, a Luis Vuitton. Dichiara titoli di Stato il ‘responsabile’ Mario Pepe. Quanto ai motori, fioccano le Fiat (Rotondi ha una 500, Stracquadiano ne ha tre, ma ha pure una Jaguar). Il Libdem Italo Tanoni ha una Porsche. Vero appassionato Gianluca Pini (Lega), che aggiunge alle sue Harley Davidson, un’auto d’epoca Bianchina Giardinetta. E mentre Giulia Bongiorno rinuncia a un motorino Liberty, Elvira Savino (Pdl) vende una Mini Cooper. Il più previdente, infine, il capogruppo di Fli Benedetto Della Vedova: nel 2009 ha stipulato due polizze vita.