Rossi e Matri piegano l’Ucraina

KIEV – Un’ora di Rossi più un gran tacco finale di Giovinco e la nazionale di Prandelli torna da Kiev con un’altra vittoria. La notizia migliore arriva però da altri campi. La Serbia che pareggia in casa 1-1 con l’Estonia e Irlanda del Nord-Slovenia ferme sullo 0-0 sono altri scivoloni delle avversarie dirette degli azzurri per Euro 2012. Ora il vantaggio su serbi e sloveni è di 5 punti, ma con una partita in meno.


Sorride dunque Prandelli, e anche per l’Italia di scorta uscita dallo stadio di Kiev – dove tra poco più di un anno si giocheranno i campionati europei – con un uno-due dei suoi piccoli talenti. Rossi ha risposto alla chiamata del ct con una prestazione di personalità, anche se non eccelsa, ma condita da un gol. E poi, nella ripresa, la bella sorpresa Giovinco, col tacco su contropiede che ha fatto chiudere a Matri la partita quando gli azzurri erano rimasti in 10.


L’Italia iniziale ha tre carte, la regia avanzata di Aquilani, la brillantezza di Rossi e le discese di Criscito. L’assetto ricalca quello vincente venerdì scorso a Lubiana, interpreti e qualità sono diversi. Montolivo fa il Thiago Motta davanti alla difesa, Nocerino alla sua sinistra si prepara a una serata di gran corsa mentre sulla fascia opposta Marchisio è sperduto. Ma il filo è tra i piedi di Aquilani, geometrico nello smistar palloni e di rado colto da illuminazioni. Così davanti Gilardino lotta e soffre, Rossi cerca lo spazio giusto. E’ il 4-2-3-1 dell’Ucraina a mettere in difficoltà al via gli azzurri.


La prima palla gol nasce da un errore di Nocerino dopo tre minuti: Rakytsiy ruba palla sulla trequarti e avanza, il suo tiro sorprende Viviano salvato dalla base del palo. La difesa soffre soprattutto ai fianchi, Prandelli si sbraccia perché in campo i suoi riducano le distanze tra i reparti. Ma al 16’ spunta a destra Fedetskiy, tiro da dentro l’area e Viviano salva in angolo. E’ sempre quello il fianco scoperto mentre Chiellini é sostituito da Astori dopo 15’, per una fitta all’adduttore. A dare la scossa è un contropiede di Rossi: al 19’ fuga due contro uno, l’attaccante pecca di egoismo e invece di servire Marchisio tutto solo si fa anticipare mentre prepara il tiro. Ci riprova di testa su cross di Criscito (22’) ed è anticipato dal portiere, e di sinistro dal limite (25’). La voglia di gol è tanta, il premio arriva due minuti più tardi. Ancora un cross di Criscito, Rossi è lesto a infilare di sinistro sottoporta sul rimpallo nato dal tiro di Aquilani.


L’Italia si scioglie, Aquilani-Gilardino-Rossi creano tutta in verticale l’azione più bella del primo tempo al 35’ ma il passo finale è un’incespicata del marcatore. Appena il tempo per un paio di svarioni difensivi di Astori (con giallo immediato) e per Gilardino fermato dall’arbitro per un fallo dubbio mentre va a rete, e si va negli spogliatoi.


Alla ripresa, Prandelli dà una chance a Santon (per Maggio) e Giovinco (per Aquilani). Dal suo piede, al secondo angolo, arriva la prima palla gol di un Gilardino in serata no, ma la sua girata di testa è bloccata a terra da Shovkoskiy. Risponde Viviano (6’) respingendo di piede la punizione di Aliev, e subito Montolivo lancia a rete Rossi, ancora una volta ci pensa il n.1 ucraino. L’ingresso di Giovinco ha l’iniziale intento di dare rapidità, e mentre Matri prende il posto di Rossi il piccolo fantasista del Parma lancia Gilardino sul filo del fuorigioco. Il filo tattico è smarrito, da una parte e dall’altra si gioca sull’entusiasmo, e a conti fatti è meno noioso del primo tempo. Viviano al 13’ vede sfilare a fil di palo una girata di Oshchipko su angolo, ancora una manciata di minuti e Santon reclama un rigore per una caduta in area. Giovinco prova a impreziosire la serata in contropiede al minuto 23, la sua apertura su Matri è perfetta ma il cross per Gilardino che ne deriva troppo lungo. Poi Astori si becca il secondo giallo per aver scalciato un pallone a gioco fermo, e in 10 Gilardino esce per far posto a Bonucci. Tra l’episodio una doppia parata di Viviano, sui tiri di Fedetskiy e Oschchipko, ma è su contropiede che l’Italia chiude la partita. Il 2-0 è di Matri, ma la firma è di Giovinco con un tacco che dice molto di quest’Italia cui ora riesce tutto in scioltezza.