E’ già ‘caro vacanza’ la benzina spinge l’inflazione

ROMA – Non si arresta la corsa dei prezzi, spinta soprattutto dalle fiammate della benzina. A marzo il tasso di inflazione è salito ancora, dopo il balzo di febbraio, arrivando al 2,5%, ovvero al livello più alto da novembre 2008, alla vigilia dello scoppio, anche in Italia, della crisi economico-finanziaria. L’accelerazione rispetto al mese scorso, comune anche all’Europa dove l’inflazione è salita al 2,6% dal 2,4% di febbraio, dipende in primo luogo dalle tensioni, presenti ormai da mesi ma sempre più avvertibili, sugli alimentari e sulle voci energetiche, a partire dai carburanti.


Secondo i dati preliminari dell’Istat, gli aumenti sono stati infatti a due cifre rispetto allo scorso anno (+12,7% per la benzina e +18,5% per il diesel). Le impennate delle materie prime cominciano insomma a farsi sentire con tutto il loro peso, tanto che al netto di energetici e alimentari freschi l’inflazione di fondo scende all’1,8%.


A sostenere la dinamica dei prezzi contribuiscono però anche i servizi, trasporti e non solo. Con l’arrivo della bella stagione le voci di spesa legate alle vacanze mostrano già infatti netti segnali di rialzo: i voli aerei sono aumentati rispetto a febbraio di ben il 12,7%, un incremento ‘’legato in parte a fattori stagionali’’, spiegano all’istituto di statistica, dove rilevano anche per la stessa voce una flessione su base annua del 4,9%.
A crescere sono anche i prezzi dei servizi di alloggio (+4% su base annua del 4% e +3,8% su base mensile) e quelli dei pacchetti vacanza (+1,4% mensile e +4% annuale). Tra i servizi aumentano infine anche i prezzi delle assicurazioni sui mezzi di trasporto che crescono del 5,8% su marzo 2010. Secondo la Confcommercio, i dati di ieri erano ‘’ampiamente attesi’’ e le tensioni proseguiranno con ogni probabilità anche nei prossimi mesi. I numeri allarmano però le associazioni dei consumatori che parlano di una nuova stangata a danno delle famiglie. Il Codacons, anche alla luce dei rincari di gas e luce in arrivo, la calcola pari a 1.240 euro l’anno, mentre Adusbef e Federconsumatori denunciano ‘’le speculazioni in atto’’.


“Ad incidere fortemente sulla determinazione del tasso d’inflazione – accusano – è soprattutto la crescita esponenziale dei costi dei carburanti. Ma di fronte a questa situazione, l’unica mossa che il Governo si è deciso a fare è la ‘geniale trovata’ di aumentare ulteriormente l’accisa sui carburanti’’. Anche per la Confesercenti ‘’il vero allarme per imprese e famiglie, allarme vero, riguarda l’effetto combinato inflazione e aumento delle tariffe, soprattutto quelle locali che viaggiano ormai a tassi di quasi il 4%, che ha ed avrà effetti pesanti sui bilanci delle Pmi e sulle tasche dei cittadini’’.


Il Pd invoca quindi con Antonio Lirosi ‘’una nuova agenda’’ economica, da misure fiscali, sostegni al lavoro e politiche industriali, fino ad interventi per la green-economy e liberalizzazioni.

LA SCHEDA


I prezzi a marzo pigiano l’acceleratore


ROMA – Nel mese di marzo l’accelerazione dell’inflazione risente soprattutto dell’andamento dei prezzi di alimentari ed energia. Ma pesano anche trasporti e alcuni servizi. Nel dettaglio delle divisioni di spesa i prezzi sono aumentati su base mensile soprattutto nei capitoli trasporti (+1,4%), servizi ricettivi e di ristorazione (+1%) e abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,4%). In calo risultano invece i prezzi di ricreazione, spettacoli e cultura (-0,6%) e delle comunicazioni (-0,1%).
Sul piano tendenziale i maggiori tassi di crescita interessano le divisioni trasporti (+5,5%), abitazione, acqua, elettricita’ e combustibili (+4,4%), altri beni e servizi (+3,0%) e servizi ricettivi e di ristorazione (+2,6%).
Quelli più contenuti riguardano le divisioni Servizi sanitari e spese per la salute (+0,9%) e abbigliamento e calzature (+1,2%). In flessione risultano i prezzi delle comunicazioni (-0,5%) e di ricreazione, spettacoli e cultura (-0,3%). Ecco una tabella con l’andamento delle varie divisioni di spesa.

var. mensile var. annuale

Prodotti alimentari +0,3% +2,3%


Bevande alcoliche e tabacchi 0,0 +2,1%


Abbigliamento e calzature +0,3% +1,2%


Abitaz, acqua, elett, combustibili +0,4% +4,4%


Mobili, articoli e servizi casa +0,2% +1,4%


Servizi sanitari e spese salute 0,0 +0,9%


Trasporti +1,4% +5,5%


Comunicazioni -0,1% -0,5%


Ricreazione, spettacoli, cultura -0,6% -0,3%


Istruzione 0,0 +2,5%


Servizi ricettivi e ristorazione +1,0% +2,6%


Altri beni e servizi +0,2% +3,0%


INDICE GENERALE +0,4% +2,5%