Dato allarmante, stangata per le famiglie

ROMA – “Ciò che accade nel mondo, dal mediterraneo al Giappone, sta generando un aumento dei prezzi delle materie prime e una ripresa speculativa internazionale. I primi a risentirne sono Paesi come l’Italia, privi di una qualsiasi politica industriale e manifatturiera, volta alla crescita tecnologica dei prodotti e dei processi produttivi”. Lo afferma in una nota il responsabile lavoro e welfare dell’Italia dei Valori, Maurizio Zipponi.

– Il dato allarmante sull’aumento tendenziale dell’inflazione al +2,5% conferma il pericolo per il nostro Paese ed equivale ad una stangata di circa 1.150 euro l’anno per ogni singola famiglia – sottolinea -. Se pensiamo che lo stipendio medio di un lavoratore è di 1200 euro, il compenso della stragrande maggioranza delle partite Iva non arriva ai mille euro mensili, il 70% delle pensioni è al di sotto dei mille euro, con 400 mila cassintegrati che percepiscono 750 euro mensili abbiamo la dimensione del disastro sui consumi degli italiani.

Tutti i governi stanno correndo ai ripari per risanare i conti pubblici, rilanciare la crescita dell’economia e promuovere la coesione sociale. Invece, l’unico atto concreto che ha fatto il presidente del consiglio è stato quello di comprarsi un’altra villa, mentre l’Italia rischia grosso con le sue imprese, già in grave difficoltà, e con i lavoratori che non ce la fanno più.