Pdl cerca nuovi equilibri. E’ scontro Dell’Utri-Bondi

ROMA – E’ ancora tensione nel Pdl, tutto proteso verso la ricerca di nuovi equilibri tra gli ex di Forza Italia e di Alleanza Nazionale. Ieri ci ha pensato Marcello Dell’Utri ad agitare ulteriormente le acque con una intervista al ‘Messaggero’ dove, fatta la doverosa premessa che nel Pdl ‘’esiste una sola anima ed é quella di Berlusconi’’, ha attaccato i coordinatori Sandro Bondi e Ignazio La Russa mentre ha tessuto gli elogi di Denis Verdini, ottenendo la rabbiosa reazione dell’ex ministro della Cultura.
– La Russa e Sandro Bondi – afferma Dell’Utri – sono coordinatori solo sulla carta, fanno altro. Il coordinatore è Verdini.


Secondo il senatore siciliano, che si sia arrivati, di fatto, a un coordinatore unico del Pdl ‘’é evidente, e non c’erano alternative’’.
– E poi Verdini é l’unico a non essere Ministro – precisa commentando le dimissioni di Bondi con un ‘’bene così potrá dedicarsi ad altro’’.


Il ministro della Difesa minimizza e fa sapere che ‘’é normale’’ che Verdini nel partito abbia piú visibilitá perché svolge ‘’un ruolo piú operativo’’. La reazione di Bondi,invece, non é ispirata al fair play e definisce ‘’incredibili’’ le parole di Dell’Utri.
– Evidentemente la politica riserva, almeno per me, solo amare sorprese e delusioni – si lamenta l’ex ministro che quindi ricorda ‘’la lunga testimonianza di amicizia e solidarieta’’’ che aveva verso il senatore per le sue vicende giudiziarie.


Si puó dire che allontanatasi la data delle elezioni politiche le varie anime del partito sono in gran movimento. Da Riva del Garda, Roberto Formigoni afferma che ‘’serve una riforma interna del Pdl’’, sottolineando il ruolo che puó avere la cattolica Rete Italia che in tre giorni di convegno ha avuto, come graditi ospiti, il cardinale Camillo Ruini e il presidente della Cei Angelo Bagnasco.
– Nel partito – dice il presidente della Lombardia – vogliamo che la gente possa discutere, contare nella scelta del leader.


Nella discussione interviene, con un’intervista a Libero, anche il sindaco di Roma preoccupato che le tensioni sotto pelle tra ex An e ex Fi sfocino in scontri aperti. Alemanno difende La Russa che nel partito é stato contestato per le sue intemperanze alla Camera.
– Ignazio ha reagito a una situazione abnorme con un Parlamento sotto assedio dei manifestanti – dice Alemanno che lancia una proposta:


– Visto che non c’é piú lo spettro delle elezioni anticipate bisogna iniziare subito i congressi locali e arrivare al congresso nazionale. Questa – spiega il sindaco – é la strada maestra per annullare i conflitti e le tentazioni di un ritorno al passato.


Il tutto con buona pace di Silvio Berlusconi che proprio ieri, in collegamento telefonico con Riva del Garda, ha parlato di un partito ‘’coerente’’ mai travolto dalla ‘’politica delle parole’’.