Giappone, nuovo violento sisma Revocato l’allarme tsunami

TOKYO – Nuovo fortissimo terremoto, di magnitudo 7,4, nella prefettura giapponese di Miyagi, la stessa devastata dal terremoto e dallo tsunami dell’11 marzo. Anche ieri è stato diffuso l’allarme tsunami nel nord est del Giappone, poi revocato.


Secondo l’Agenzia meteo nipponica, che aveva lanciato l’allerta tsunami per le 00.20 ora locale, l’onda anomala avrebbe potuto raggiungere fino ai due metri di altezza. Dopo il sisma, tutte le principali strade della prefettura di Miyagi sono state chiuse. E onde anomale alte un metro hanno raggiunto la costa.
A seguito del terremoto, nessun dato anomalo è stato registrato presso la centrale nucleare di Fukushima Daini. Lo ha reso noto il gestore, la Tepco, citata dall’agenzia di stampa Kyodo. Nessuna anomalia neanche alla centrale di Fukushima Daiichi, quella più colpita dal terremoto dello scorso undici marzo.


Proprio sul fronte dell’emergenza nucleare, è di ieri la notizia che i tecnici della Tepco stanno iniettando azoto nella gabbia di contenimento del reattore 1 per prevenire possibili esplosioni di idrogeno. L’operazione potrebbe estendersi per sei giorni. Si tratta, è stato sottolineato dal portavoce dell’Agenzia per la sicurezza nucleare ed Industriale, Hidehiko Nishiyama, che ha smentito che vi siano “pericoli immediati”, di una misura preventiva. Lo stesso portavoce ha anche reso noto che operazioni analoghe verranno effettuate nei reattori 2 e 3.


Intanto, il presidente della Tepco è tornato al lavoro. Lo ha annunciato la compagnia. Il 66enne Masataka Shimuzu era stato ricoverato il 29 marzo dopo avere accusato problemi di pressione alta e giramenti di testa.