Rio, ex alunno spara e si suicida, almeno 11 i bambini uccisi

RIO DE JANEIRO – Rio de Janiero come Columbine in un episodio senza precedenti per il pur violento Brasile. Come nell’ormai famigerato liceo statunitense, dove nel 1999 due studenti uccisero 12 compagni di scuola prima di togliersi la vita, il 23enne Wellington Menezes de Oliveira è entrato ieri nella sua ex scuola ed ha aperto il fuoco contro gli alunni, di età compresa fra i 9 e i 14 anni, uccidendone 11 e ferendone una ventina per poi suicidarsi. Il giovane ha fatto irruzione sparando all’impazzata, con due pistole e ben otto caricatori. Dopo tre minuti di massacro, con gli studenti che fuggivano da tutte le parti, l’assassino ha lasciato un lettera allucinata in cui annunciava di voler morire e che parla confusamente di religione islamica e si è suicidato.
La notizia ha sconvolto l’intero paese. La neo presidente Dilma Rousseff, parlando in tv, ha detto di essere ‘’scioccata’’ dal fatto che ‘’bambini innocenti hanno perso la vita e il futuro’’. Il ministro dell’Educazione, Fernando Haddad, ha parlato di ‘’tragedia senza precedenti in Brasile’’.


Il killer si era presentato presso l’istituto Tasso da Silveira, una scuola primaria nel quartiere di Realengo nella città carioca. Secondo i testimoni, era ben vestito e aveva una zainetto sulle spalle. Ha detto di essere stato invitato per partecipare a una conferenza con gli studenti ed è salito al terzo piano dove ha cominciato a sparare fuori e dentro la scuola. Il bilancio avrebbe potuto essere ben più grave se in quel momento non fosse passata di là una pattuglia di agenti. I poliziotti sono intervenuti immediatamente e sono riusciti a ferirlo, ma Menezes de Oliveira si è sparato alla testa prima che potessero arrestarlo.


“L’omicida – ha detto Djalma Beltrame, capo del Battaglione 24 della Polizia Militare di Rio – Era allucinato. Indossava un’uniforme militare. Ha sparato con due pistole calibro 38. Non ho mai visto una cosa simile in 26 anni di servizio’’. Il governatore dello stato, Sérgio Cabral ha garantito, nel corsi di un’intervista collettiva, tutto l’appoggio necessario alle famiglie degli studenti. Inoltre si è riferito all’assassino come “psicopata” e “animale”.


La sorellastra di Wellington, Rosilane, ha confermato che il giovane era un ex alunno della Tasso da Silveira e ha detto che viveva da solo, non aveva amici e stava tutto il giorno su internet. Si era lasciato crescere una barba lunga e ‘’parlava di cose musulmane: era un poco matto’’. Si specula che fosse portatore del virus Hiv.


Tra le vittima della strage anche le sorelline gemelle Roche Brenda e Bianca Rocha Tavares, di 13 anni. La prima non ha resistito alla pallottola alla testa ed è morta, la seconda è stata ferita gravemente e trasportata all’ospedale per un’opoerazione chirurgica.