“Maroni assassino”, bagarre alla Camera

ROMA – A Pierfelice Zazzera è costato due sedute di sospensione dai lavori della Camera esporre nell’Emiciclo di Montecitorio un cartello con la scritta ‘’Maroni assassino’’ dopo che il ministro dell’Interno aveva svolto un’informativa sull’emergenza immigrazione.


Dopo la lettera di censura a Ignazio La Russa per il ‘’Vaffa’’ lanciato in Aula dal ministro della Difesa al presidente della Camera, Gianfranco Fini decide di adottare la ‘’linea dura’’. Il “cartellino rosso” estratto per il deputato Idv, è stato spiegato, tiene infatti conto del clima di questi giorni e non riconosce ‘attenuanti’ nemmeno davanti alle immediate scuse dell’Idv. Intransigenza che suona come un messaggio a tutti i deputati da parte del presidente della Camera, che ha convocato l’ufficio di presidenza per stabilire la sanzione subito dopo che i fatti si sono svolti: in Aula non si accettano più intemperanze, bisogna rigare dritto.


Il ministro dell’Interno aveva appena finito la sua informativa, incassando l’applauso anche di parte dell’opposizione, quando Zazzera ha estratto un cartello con la scritta ‘’Maroni assassino’’, mostrandolo ai fotografi davanti agli occhi sbigottiti di tutti, compresi quelli di Di Pietro. Immediata la reazione della Lega: Giancarlo Giorgetti ha raggiunto Zazzera, ha preso il cartello e lo ha strappato, mentre dai banchi di Carroccio e Pdl si urlava ‘’Fuori, Fuori! Vergogna’’.


Basiti i deputati del Pd. Il presidente della Camera ammonisce Zazzera, convocando subito l’ufficio di presidenza per le sanzioni. Subito dopo Dario Franceschini si ‘’dissocia totalmente’’ dal cartello di Zazzera. E, con voce grave, Di Pietro dice: ‘’Intendo chiedere scusa da parte del gruppo dell’IdV’’.


Mentre l’ufficio di presidenza decide sul suo ‘’destino, Zazzera si scusa pure lui, ma a metà: ‘’Ho superato il limite e chiedo scusa. Forse avrei dovuto scrivere ‘Lega assassina’ per evitare tutte queste polemiche. Ma ci tengo a precisare che il mio gesto non voleva essere un attacco personale al ministro Maroni, ma una provocazione e una denuncia politica per quanto sta accadendo con i migranti’’, dice annunciando di accettare la sanzione e rinnovando con una lettera a Maroni le proprie scuse. Ai microfoni del programma di Radio2 ‘Un Giorno da Pecora’, Zazzera aggiunge: “Maroni migrante”, forse questo il cartello che Zazzera scriverebbe al Ministro dell’Interno per scusarsi di quello esposto ieri mattina.


Scuse accettate da Maroni perché, sostiene il ministro, ‘’non sono permaloso’’. Scuse accolte anche dalla Lega: per Giacomo Stucchi ‘’la presa di distanza del leader del partito è la sanzione più pesante’’. E Rosy Bindi del Pd ha giudicato ‘’positive’’ le scuse di Zazzera; ‘’al contrario di quanto fatto dal ministro Ignazio La Russa’’.


Intanto, sono riprese nel Canale di Sicilia le ricerche dei dispersi del naufragio di ieri notte, quando a 39 miglia da Lampedusa si è rovesciato un barcone con a bordo circa 300 migranti, di cui solo 53 sono stati salvati. In mare sono usciti una motovedetta della Guardia costiera, un pattugliatore navale maltese e in volo si alternano due aerei della Capitaneria di porto. Più tardi si alzeranno in volo anche un elicottero e un aereo della Guardia di finanza.
Dall’1 gennaio ad oggi ci sono stati 390 sbarchi in Italia con complessive 25.867 persone arrivate, di cui 23.352 sulle isole pelagie: 21 mila i sedicenti tunisini provenienti dall’area sud, nei porti di Djerba e Zarzis. Dalla Libia sono giunti 10 natanti e 2.300 migranti, quasi tutti somali o eritrei. Lo ha detto il ministro Maroni nel corso di un’informativa alla Camera.


Il naufragio del barcone “è avvenuto in acque maltesi, ma le autorità di quel Paese hanno chiesto il nostro intervento e lo abbiamo fatto subito” ha detto sottolineando che in passato c’é stata “una forte disputa tra autorità maltesi e italiane. E’ un problema che rimane aperto”.


Si stanno intensificando le partenze di migranti dalle coste libiche: “Ci sono segnali di ripresa che ci fanno pensare che possa intensificarsi il flusso di persone provenienti da paesi subsahariani, che fuggono da guerre e terribili condizioni umane e possono esser ricomprese nella categoria dei profughi”, ha detto.
Sarà concesso un permesso di soggiorno temporaneo ai migranti che hanno rappresentato l’intenzione di andare in un altro Paese europeo “e sono la stragrande maggioranza” ha aggiunto Maroni.