F1- Malaysia, Ferrari un passo indietro. Alonso: «Così non si vince»

ROMA – Una Ferrari formato lavori in corso e con tempi non certo da ricordare nelle prime prove libere in vista del secondo Gran Premio di Formula 1 della stagione in Malaysia. Più di cento i giri percorsi da Fernando Alonso e Felipe Massa, tanti dedicati in mattinata alla valutazione di diverse configurazioni aerodinamiche mentre nel pomeriggio i due piloti si sono concentrati su un programma più consueto per un venerdì. Alla fine a Sepang la 150 Italia più veloce è stata quella guidata dal pilota brasiliano, sesto in entrambe le sessioni. Lo spagnolo del team di Maranello non è andato oltre un nono tempo sia la mattina che il pomeriggio.


Dopo aver analizzato tutti i dati della gara di apertura della stagione in Australia 15 giorni fa, gli ingegneri hanno stilato una lunga lista di lavori da svolgere durante questa giornata, con l’aggiunta di alcune valutazioni aerodinamiche ai compiti abituali di confronto tra set-up e pneumatici. Al termine della ‘sauna’ su circuito di Sepang Alonso e Massa hanno dato molte risposte, ma hanno anche confermato che la situazione non è cambiata significativamente in termini di ordine nei team, con i due rivali della Ferrari, Red Bull e McLaren, che hanno ancora un margine significativo.


– Visto quello che è successo oggi – ammette Alonso come riporta il sito media della Rossa – si prospetta un weekend difficile ma faremo di tutto per avvicinarci ai primi. Oggi non eravamo a posto e abbiamo faticato a trovare un buon bilanciamento della vettura: vedremo questa sera come migliorarlo. Su una pista come questa, con condizioni meteorologiche tanto variabili e con il degrado delle gomme che sembra esserci saranno tanti i fattori in gioco nella lotta per le prime posizioni e non basterà essere i più veloci. Stamattina abbiamo lavorato tanto sull’aerodinamica per capire cosa non ha funzionato come ci aspettavamo in Australia ma, anche se a Melbourne fossimo stati veloci, ci sarebbe sempre da lavorare. Siamo soltanto all’inizio della stagione: non siamo abbastanza veloci per lottare per la vittoria e per la pole position ma non vuol dire che si debba mollare la presa, anzi bisogna moltiplicare le energie per ridurre in fretta il distacco che ci separa da chi ha lavorato meglio di noi.


Anche l’altro ferrarista Massa non è certo entusiasta del suo venerdì malese.


– E’ logico che mi aspettavo e speravo di essere più veloce, soprattutto nei confronti delle due squadre che ci sono chiaramente davanti. Vediamo cosa possiamo fare fra stasera e domani per migliorare la macchina. Non c’é molto grip e il degrado delle gomme – aggiunge Massa – è molto elevato, come si è visto nella parte finale della seconda sessione, quando tutti giravano presumibilmente con tanta benzina a bordo, il problema non riguarda certo soltanto noi. Se ci dovesse essere una gara sull’asciutto la scelta della migliore strategia sarà molto complicata. La gomma morbida si comporta meglio: ha molto più grip ed è molto più veloce, anche se c’é un grande degrado; la dura sembra essere più lenta e, all’inizio, un po’ più costante ma non dura poi tanto di più dell’altra. Bisogna essere pronti a tutto in questo fine settimana. Negli ultimi due giorni abbiamo visto che, all’ora in cui sono in programma qualifiche e gara, piove sempre: se ciò dovesse verificarsi anche nei prossimi giorni, può succedere di tutto.


A fare il punto per la Rossa è anche il vice direttore tecnico della scuderia Pat Fry.


– Abbiamo lavorato tantissimo in questo primo giorno di prove libere. Infatti, oltre al normale programma del venerdì, volevamo svolgere tutta una serie di prove di aerodinamica per cercare di raccogliere quanti più dati possibili sul comportamento della monoposto, in particolare per quanto riguarda l’anteriore. Dal punto di vista quantitativo, l’obiettivo è stato raggiunto perché il programma è stato completato come previsto: adesso sta a noi analizzare i dati e tirarne fuori le risposte che cerchiamo. Sarà un lavoro impegnativo ma fondamentale per capire la direzione da prendere nello sviluppo della vettura. Dopo questa fase ci siamo dedicati a tutto quello che si fa solitamente il venerdì, vale a dire la ricerca del miglior assetto e, soprattutto, sulla comparazione fra i due tipi di gomme a disposizione. Per quanto abbiamo potuto vedere, si prospetta un weekend molto intenso per i ragazzi del pit-stop, perché il degrado – almeno in queste condizioni – sembra più elevato rispetto a Melbourne: l’alternativa è la pioggia che, per domenica, sembra probabile. Dal punto di vista della prestazione, pur con tutte le incognite del venerdì la situazione – chiude Fry – non sembra molto differente dall’Australia: il nostro obiettivo è cercare di tirare fuori il meglio da quello che abbiamo a disposizione