F1-Maylasia, Vettel ‘Re’ di Sepang, la Ferrari sfiora il podio

ROMA – Ancora e sempre più Sebastian Vettel. Dopo il Gran Premio d’Australia il campione del mondo della Red Bull fa il bis e domina anche quello della Malaysia rimanendo al comando dall’inizio alla fine. L’acquazzone previsto non arriva ed ai diretti rivali del tedeschino non resta che contendersi il resto del podio: alla fine la spuntano la McLaren di Jenson Button, secondo, e a sorpresa la Renault di Nick Haidfeld, terzo e autore di una partenza fulminante.


Gara di sostanza della Ferrari che con Alonso parte così così per poi riprendersi arrivando a sfiorare punti pesanti: la rincorsa dello spagnolo si ferma dietro alla Freccia d’argento di Hamilton. Un contato con la ruota posteriore dell’inglese costringe il ferrarista a fermarsi per sostituire l’alettone posteriore danneggiato. Il pilota di Oviedo chuderà in sesta piazza dietro al compagno Felipe Massa. Corsa anonima per la Mercedes di Michael Schumacher, nona, ma comunque meglio dell’altra Stella d’argento di Nico Rosberg, solo dodicesima.


Pronti via con la Red Bull di Vettel che scattava dalla pole subito in testa alla gara sul circuito ‘infernale’ di Sepang. Grande avvio delle due Renault con il tedesco Heidfeld, che partiva in sesta piazza, catapultatosi in seconda posizione e il russo Vitaly Petrov, dalla ottava alla quinta posizione al semaforo verde. Terza la McLaren di Hamilton. Guadagna una posizione la Ferrari di Massa che si piazza in avvio davanti all’altra Rossa del compagno di squadra Alonso. Dopo cinque giri il brasiliano passa Petrov che poi sbaglia una manovra e, per una volta, lascia passare anche Alonso.


Vettel comincia a prendere il largo, mentre tutti i team più che la pista guardano il cielo per vedere se arriva la pioggia prevista. L’acquazzone malese tarda ad arrivare, comincia invece a singhiozzo il valzer dei pit-stop e con solo qualche spruzzo di pioggia tutti decidono per le gomme da asciutto. Sosta propizia per la Ferrari di Alonso che guadagna terreno e dopo aver superato la McLaren di Button si ritrova in terza posizione all’inseguimento di Hamilton, distante poco più di tre secondi. L’altra Rossa di Massa, che perde tempo ai box per un problema con la sostituzione della gomma anteriore sinistra, è settimo dietro a Webber ed Heidfeld. Al giro 25 si ferma Hamilton che mette le dure, poi Vettel che invece sceglie le morbide e rientra dopo il pit-stop alle spalle di Massa. Si ferma anche la Ferrari di Alonso che monta le morbide e al rientro è quarto dietro alle due McLaren di Hamilton e Button.


Intanto duello in pista tra il vecchio leone Schumacher e la Sauber di Kobayashi che senza problemi riesce a stare davanti al pilota tedesco della Mercedes: gli farà vedere gli scarichi fino alla fine chiudendo ottavo. A metà Gran Premio, con due pit-stop alle spalle, è sempre la Red Bull di Vettel in testa alla gara. Il campione del mondo tedesco è seguito dalle due McLaren di Lewis Hamilton e Jenson Button. Quarta la Ferrari di Fernando Alonso, mentre l’altra Rossa di Massa è settima dietro alla Renault di Heidfeld ed alla Red Bull di Webber. A 18 giri dalla bandiera a scacchi si fermano per il terzo pit-stop entrambe le McLaren con Button che riesce a sopravanzare il compagno Hamilton al rientro in pista. Poco più tardi ai box anche Vettel e Alonso. Alla fine della terza sosta la situazione vede il campione del mondo sempre al comando davanti a Button, Hamilton, Webber e lo spagnolo della Ferrari quinto. A 12 tornate dalla fine l’australiano della Red Bull si ferma ancora e la Rossa di Alonso sale in quarta posizione ad un secondo abbondante da Hamilton in chiara difficoltà, forse a causa del degrado delle gomme. Comincia un bel duello tra i due, l’inglese resiste, lo spagnolo insiste e dopo un tentativo di sorpasso danneggia l’alettone anteriore andato ad impattare contro una ruota della McLaren dell’ex ‘compagno-nemico’ ai tempi della sua breve avventura nella scuderia di Woking. Alonso rientra per montare un nuovo musetto e si ritrova in settima piazza dietro a Webber e al compagno Massa. A cinque giri dalla fine il brasiliano cede il passo all’australiano che si prende la quinta posizione, mentre Hamilton sempre più in affanno si fa sorpassare dalla Renault di Heidfeld per poi cambiare ancora le gomme e far guadagnare una posizione agli inseguitori più diretti, compresi i ferraristi. Poco prima della bandiera a scacchi spettacolare incidente di Petrov che con la sua Renault spicca il volo e rompe il piantone dello sterzo: nessuna conseguenza per il pilota russo. Il secondo Gp della stagione di Formula 1 finisce così, con la nuova vittoria di Vettel già in fuga nel Mondiale piloti (a quota 50 punti) con 24 lunghezze di vantaggio su Button e 26 su Hamilton. E Alonso quinto in classifica (20 punti per lui) in attesa di tempi migliori.


Il pilota della Ferrari Fernando Alonso è stato punito con una penalità di 20″ per essere entrato in collisione con la McLaren di Lewis Hamilton in in fase di sorpasso a dieci giri dalla fine del Gp della Malaysia. La penalità inflitta allo spagnolo che ha chiuso la gara sesto non gli farà perdere posizioni nell’ordine d’arrivo. Lo ha reso noto la Fia. A dieci giri dalla fine della gara Alonso, la cui Ferrari era nettamente più veloce, era entrato in collisione con la vettura di Hamilton, in quel momento terzo. Nel tentativo di superare la McLaren, lo spagnolo ha danneggiato il musetto della sua 150 Italia ed è stato costretto a rientrare ai box per sostituire l’alettone anteriore. Per questo incidente Hamilton non è stato sanzionato ma, ha a sua volta, ricevuto una penalità di 20 secondi per aver zigzagato in pista per impedire ad Alonso di superarlo ad una dozzina di giri dalla fine della corsa. Contrariamente ad Alonso, che non ha perso posizioni sull’ordine d’arrivo, Hamilton, settimo a 18″ dalla Sauber di Kamui Kobayashi, ha dovuto cedere la sua posizione al giapponese.


 


CLASSIFICHE


Ordine d’arrivo del Gran Premio della Malaysia, seconda gara della stagione 2011 di Formula 1 sul circuito di Sepang. (Penalità di 20″ alla Ferrari di Alonso per la collisione con Hamilton che a sua volta é stato penalizzato sempre di 20″ una una manovra a zigzag ai danni dello spagnolo).


1. Sebastian Vettel (Ger/Red Bull-Renault) 310,408 km percorsi in 1h37’39″832 (alla media 190,700 km/h)


2. Jenson Button (Gbr/McLaren-Mercedes) a 3″261


3. Nick Heidfeld (Ger/Lotus-Renault) 25″075


4. Mark Webber (Aus/Red Bull-Renault) 26″384


5. Felipe Massa (Bra/Ferrari) 36″958


6. Fernando Alonso (Spa/Ferrari) 57″248


7. Kamui Kobayashi (Gia/Sauber-Ferrari) 1’06″439


8. Lewis Hamilton (Gbr/McLaren-Mercedes) 1’09″957


9. Michael Schumacher (Ger/Mercedes) 1’24″896


10. Paul di Resta (Sco/Force India-Mercedes) 1’31″563


11. Adrian Sutil (Ger/Force India-Mercedes) 1’41″379


12. Nico Rosberg (Ger/Mercedes) 1 giro


13. Sébastien Buemi (Svi/Toro Rosso-Ferrari) 1 giro


14. Jaime Alguersuari(Spa/Toro Rosso-Ferrari) 1 giro


15. Heikki Kovalainen (Fin/Team Lotus) 1 giro


16. Timo Glock (Ger/Virgin-Cosworth) 2 giri


17. Vitaly Petrov (Rus/Lotus-Renault) 4 giri


Classifica Mondiale piloti:


1. Sebastian Vettel (Ger) 50 punti


2. Jenson Button (Gbr) 26


3. Lewis Hamilton (Gbr) 22


4. Mark Webber (Aus) 22


5. Fernando Alonso (Spa) 20


6. Felipe Massa (Bra) 16


7. Nick Heidfeld (Ger) 15


8. Vitaly Petrov (Rus) 15


9. Kamui Kobayashi (Gia) 6


10. Sébastien Buemi (Svi) 4


11. Adrian Sutil (Ger) 2


12. Michael Schumacher (Ger) 2


13. Paul di Resta (Sco) 2


Classifica Mondiale costruttori:


1. Red Bull 72 punti


2. McLaren 48


3. Ferrari 36


4. Lotus-Renault 30


5. Sauber 6


6. Toro Rosso 4


7. Force India 4


8. Mercedes GP 2