Fini: «Ci collocano a sinistra? Infischiamocene»

BARI – “Infischiamocene di quelli che dicono che siamo andati a sinistra, non possiamo permettere che battaglie importanti come quelle per la legalità e il lavoro automaticamente passino come battaglie del centrosinistra perchè a destra non si fanno’’. Gianfranco Fini lancia la sua sfida da Bari davanti a centinaia di ragazzi di Generazione Futuro, il movimento giovanile di Fli, riuniti per il loro primo congresso nazionale.
Riprendere a sventolare le bandiere della destra italiana ammainate da Pdl e Lega, dunque, è il motto del presidente della Camera, tornato a lanciare accuse pensantissime a una maggioranza che ‘’improvvisa’’ su temi delicati come l’immigrazione tanto da rendere l’Italia ‘’poco credibile’’ nel panorama europeo. E a quel ‘’gregge belante che, preoccupato di non essere ricandidato, sostiene il governo Berlusconi-Scilipoti’’.


La convention dei giovani di Fli comincia e finisce sulle note dell’inno di Mameli. Perchè, come dice il vicepresidente Italo Bocchino, la nazione è una delle parole d’ordine del partito. Un tema caro anche al leader che auspica coesione e ribadisce che l’Italia è una, nonostante le divaricazioni tra nord e sud.
‘’La Padania non esiste’’: ed è l’ennesimo schiaffo al Carroccio ‘’corresponsabile della scarsa credibilità internazionale dell’Italia’’.


– Ma come può essere credibile – si chiede polemicamente Fini – un governo in cui, per volere della Lega, trasparivano scetticismo e diffidenza verso l’Europa e che non ha mai nominato il ministro per le Politiche europee perchè quella poltrona era promessa a troppi?


Antieuropeismo, improvvisazione, ma non solo: per il leader di Fli l’elenco dei ‘’difetti’’ della maggioranza è lungo. Dall’incapacità di fare riforme vere, annunciate con proclami solenni e perennemente rimandate, all’indifferenza ai problemi reali del Paese come il precariato.

– La manifestazione dei giovani – spiega Fini – ha dimostrato quanto sia distante il governo attuale da questi problemi: Berlusconi non ha dedicato una sola parola a questo tema. Perchè il premier è preso solo dal garantismo peloso, caricaturale che intende lui, da non vedere tutto il resto.

Le accuse del capo del Governo a Fli? Liquidate con una battuta.
– E’ ossessionato da noi – dice il presidente della Camera – Ma è possibile che se non contiamo nulla non perda spunto, tra le tante barzellette tristi che racconta, di dire che tutto quello che accade è colpa nostra?
Nel lungo intervento di Fini non mancano, poi, i riferimenti ai mal di pancia interni al suo partito e alle defezioni.


– Sono cose che non devono preoccuparci – dice – Ma quanta tristezza fanno quegli amici che ora difendono l’indifendibile.


Un attacco a chi ha fatto marcia indietro che fa arrabbiare tanti.


– Si può dire ciò che si vuole, ma un presidente della Camera che considera la maggioranza che sostiene il governo ‘un gregge belante’ è un fuor d’opera, una definizione insana neppure mai passata per la mente di uno dei soliti dittatorelli africani – replica il vicepresidente dei deputati Pdl Osvaldo Napoli.


– Finalmente ha chiarito da che parte sta – dice sferzante Daniela Santanchè – con l’opposizione e contro la maggioranza.


– Fini dedica il week end a spargere benzina sperando poi che il lunedì quando si riaprono i lavori dell’ aula qualcuno accenda il fiammifero – gli fa eco il sottosegretario ai beni culturali Francesco Giro, mentre il sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto stigmatizza ‘’l’anomalia istituzionale di un Presidente della Camera che fa politica attiva’’ . Sarcastico il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto che ironizza sulla capacita’ di Fini di ‘’rasserenare’’ il clima politico.