Processo Breve in Aula, maggioranza e opposizione serrano fila

ROMA – Appuntamento alla Camera con il provvedimento sul processo breve che torna in aula per il rush finale sulla norma della prescrizione breve. Tensione palpabile e imperativo per i deputati di tutti i partiti (ministri e sottosegretari inclusi), essere presenti. Le opposizioni annunciano battaglia dura:


– Oggi la maggioranza riuscirà a votare uno, al massimo due emendamenti, quando lo decideremo noi – dice a Radio Radicale il deputato del Pd Roberto Giachetti.


Dal canto suo, il ministro dell’Agricoltura, Saverio Romano, ha affermato che ”l’opposizione spera che la maggioranza si ‘distragga’ un attimo per boicottare l’ennesima riforma di cui il Paese ha bisogno”.


– E’ un atteggiamento votato alla demagogia – ha sostenuto -, che spera nel tanto peggio tanto meglio, un modus operandi che rincorre l’Italia dei Valori e mette da parte il merito delle questioni e l’interesse degli italiani.


Francesco Pionati, segretario nazionale dell’Alleanza di Centro e portavoce del gruppo di Iniziativa Responsabile, ha assicurato che ”il gruppo dei responsabili voterà senza incertezze e tutto compatto la riforma del processo breve perchè è una riforma che fa bene al Paese, ci avvicina agli standard europei e concretizza l’idea di una giustizia giusta”. Ha anche aggiunto:


– Che della norma possa avvantaggiarsi anche Berlusconi è del tutto legittimo perchè come ogni altro cittadino italiano, anche il presidente del Consiglio ha il diritto di difendersi da una vera e propria aggressione giudiziaria.


La vicepresidente del Pd Marina Sereni è di tutt’altra opinione. E assicura:


– Da settimane, mesi, anni ormai questa maggioranza non si occupa altro che dei guai giudiziari del Presidente del Consiglio. Dagli imprenditori che lamentano di essere stati lasciati soli ai giovani precari che scendono in piazza per chiedere opportunità e lavoro, l’Italia reale sta abbandonando questo Governo e chiede un’altra stagione politica. Noi siamo pronti, al voto o a qualsiasi altra soluzione possa consentire finalmente al nostro Paese di trovare la forza e l’unità necessarie per far ripartire la crescita e dare un futuro ai nostri giovani


Sereni, poi, annuncia che in Parlamento ci sarà ”un’opposizione intransigente perchè non si approvi una norma che, per liberare Berlusconi da qualche processo, rischia di far prescrivere migliaia di procedimenti, negando giustizia alle vittime”.


E’ questo soprattutto il timore diPaolo Bolognesi, presidente dell’Unione vittime per stragi (Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Italicus, Stazione di Bologna 2 agosto 1980, Rapido 904, Via dei Georgofili a Firenze).


– I risultati delle norme in discussione alla Camera dei Deputati – il cosiddetto processo breve, che tra l’altro prevede una norma che abbrevia i tempi di prescrizione per gli imputati incensurati – sarebbero quelli di una sostanziale amnistia – commenta -. Processi quali quello del disastro di Viareggio, o per altri vari crimini, vedrebbero la loro conclusione per prescrizione. Conseguentemente per le vittime non verrebbe mai riconosciuta giustizia. Le vittime con questa legge verrebbero ancora una volta penalizzate.


E prosegue:


– Questa prima parte di quella riforma della giustizia cosiddetta ‘epocale’ ha come primo risultato il proscioglimento degli imputati e la tragica beffa per le vittime dei processi quali: il disastro di Viareggio dello scorso anno, i truffati nel crac Parmalat o Cirio, il processo per le svariate morti provocati dall’Eternit, i morti della casa dello studente nel il terremoto dell’Aquila, e tanti altri. Una proposta del Governo che ha come effetto quello di garantire gli imputati a scapito delle vittime, mentre lo stesso Governo non trova il tempo di far applicare definitivamente la legge 206 del 2004 (Nuove norme a favore delle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice) nonostante le sollecitazioni unanimi di tutto il Parlamento. Ci auguriamo che questa legge, con un sussulto di dignità da parte dei parlamentari della maggioranza, non venga approvata – conclude Bolognesi – e la tutela delle vittime di reato diventi una delle priorità nei futuri lavori parlamentari.


Per domani diverse associazioni si preparano ad “assediare” con le loro proteste Montecitorio.