L’ira del Belgio, ora i controlli sui turisti italiani

BRUXELLES – Cresce il malumore in Europa per la decisione italiana di concedere i permessi di soggiorno temporanei a ventimila tunisini. Che saranno ‘’liberi di circolare nell’area Schengen’’, come anche ieri ha ribadito il ministro dell’Interno Roberto Maroni. Ma attorno all’Italia rischia di alzarsi un muro di controlli. Dopo la Francia, che già da lunedì scorso ha rinforzato con una compagnia della Guardia Repubblicana la frontiera di Ventimiglia, il Belgio ha annunciato che potrebbero scattare sui turisti italiani in entrata nel paese. E in Germania Guenter Krings, alto esponente cristiano-democratico della normalmente compassata Cdu, il partito di Angela Merkel, ha accusato il governo italiano di usare ‘’metodi mafiosi’’ e ‘’ricattatori’’ per raggiungere i propri obiettivi. Unica ad andare controcorrente per il momento è Marina LePen, la leader del Fronte Nazionale (Fn), l’estrema destra francese, che ha detto di ‘’capire’’ Berlusconi che ‘’di fronte all’inerzia dell’Europa approfitta delle regole comunitarie per alleggerire il fardello’’. A manifestare l’ira belga è stato il segretario di stato per le politiche migratorie, Melchior Wathelet. Che ha messo nero su bianco in un comunicato ufficiale la decisione di ‘’mettere in guardia’’ l’Italia, colpevole di aver proceduto ‘’alla regolarizzazione di 22.000 tunisini arrivati sul suo territorio, autorizzandoli così alla libera circolazione’’ nell’area Schengen. Nella nota Wathelet ha aggiunto che ‘’le decisioni dell’Italia’’ potrebbero ‘’minacciare l’integrità dello spazio Schengen’’, concludendo che il Belgio ‘’reintrodurrà rapidamente i controlli alle frontiere’’, spiegando che ‘’diventa necessario verificare’’ se le persone che arrivano dall’Italia ‘’rispettano tutti i criteri per l’ingresso nel nostro territorio’’. In più una sua circolare sarà inviata alle autorità comunali di tutto il paese per far sì che venga rispettato ‘’l’obbligo per tutti i turisti di notificare la loro presenza entro tre giorni dal loro arrivo’’.