Francia, niente ingressi. Frontex li riporti in Tunisia

ROMA – La Francia non vuole gli immigrati che arrivano dall’Italia. Lo ribadisce, ancora una volta, invitando l’Italia a rispedirli nel loro paese invece di aprirgli un varco verso il nord Europa. Ma abbassa i toni con Roma e gli fa da sponda a Bruxelles suggerendo una ricetta: far sì che Frontex, la missione europea, non porti i migranti che intercetta a Lampedusa ma li riconduca in Tunisia. Una posizione, quella che il premier d’oltralpe Francois Fillon ha espresso ieri al presidente della Commissione Ue, Manuel Josè Barroso, che non ha tardato di riscuotere il plauso del governo italiano. Con il ministro degli Esteri Frattini che parla di “direzione giusta”.
Una posizione che, certamente, contribuisce a preparare il terreno al vertice italo-francese di fine mese che, dopo i tanti ‘strappi’ – dall’immigrazione, al comando della missione degli alleati in Libia a questioni economico-finanziarie – vedrà il premier Silvio Berlusconi confrontarsi con il presidente francese, Nicolas Sarkozy.


“Un appuntamento importante per rilanciare il partenariato italo-francese sia sul piano bilaterale che multilaterale’’ aveva ricordato Berlusconi parlando – in una nota – di due paesi “da sempre amici e alleati” che “condividono gli stessi principi e la stessa visione dell’Europa ed intendono continuare a rappresentare, come è stato finora, uno degli assi fondamentali del progetto europeo”. E che servirà a “dissipare le incomprensioni”, gli ha fatto eco Frattini, confermando che quello dell’immigrazione sarà tra i temi al centro del vertice italo-francese.


Mentre l’Europa “sta iniziando a comprendere le nostre ragioni sull’immigrazione”, ha tenuto a sottolineare il capo dello Stato Giorgio Napolitano dopo un incontro, a Praga, con il primo ministro ceco Petr Necas, la Francia chiarisce la sua posizione.


– Non può accogliere tutta la miseria del mondo, ma ne deve prendere la sua parte’’, ha detto il ministro degli Esteri d’oltralpe Alain Juppé che, anche in vista del vertice Italia-Francia, ha avuto un bilaterale a Berlino, a margine della ministeriale Nato, con il capo della diplomazia italiana. “Noi possiamo prendere la nostra parte, ma non tutto”, ha detto Juppé spiegando che per questo “chiediamo il rafforzamento di Frontex ed altre misure europee”. “Soluzioni pratiche” ai problemi dell’immigrazione e dell’accordo sullo spazio Schengen possono essere trovate “con il dialogo” come nel caso “di Francia e Italia”, ha precisato Barroso. Dialogo cui la Francia sembra oggi più disposta: “Vogliamo aiutare gli italiani, mettere in campo mezzi più efficaci per i pattugliamenti Frontex’’, ha spiegato Fillon alle prese, anche con una situazione interna che preme. E un capo dell’opposizione, Marine Le Pen, che torna a spingere l’acceleratore dicendo che in caso di vittoria farà un referendum per l’uscita dall’Ue.


Ue che certo non ha mostrato i muscoli e che oggi – per voce del presidente di turno, l’ungherese Viktor Orban – si è appellata alla comprensione per “l’impazienza” dell’Italia nel chiedere un maggior sostegno sull’emergenza immigrazione, riconoscendo a Berlusconi e a Maroni di aver fronteggiato bene la situazione venutasi a creare.