La Ferrari punta al podio in Cina

ROMA – Solo qualche modifica e non troppo spinta con l’obiettivo di continuare a migliorare dopo l’inizio traumatico in Australia e i segnali di ripresa in Malesia. E’ una Ferrari convinta di poter puntare almeno al podio e non ancora alla vittoria, causa l’imprendibile Red Bull targata Vettel, quella che si presenta sul circuito di Shanghai in vista del Gran Premio di Cina, terza prova del Mondiale di Formula 1. Ne è certo il pilota spagnolo del team di Maranello Fernando Alonso secondo cui “il problema è che non siamo abbastanza veloci, per motivi che ancora non conosciamo. Ma sappiamo che abbiamo bisogno di lavorare, perché non ci sono segreti nella Formula 1 e l’aerodinamica è ancora il fattore principale che influenza la performance. Se c’é ancora un distacco tra noi e i primi è perché abbiamo bisogno di migliorare principalmente in questo ambito. Il campionato è lungo, così adesso è il tempo di fare più punti possibili e poi, quando avremo una macchina differente, avremo bisogno di conquistare delle vittorie. Ma al momento, dobbiamo essere più realisti, essere onesti con noi stessi e pensare al podio come nostro principale obiettivo”.


Gli pneumatici sono ancora uno dei principali argomenti: “Nelle qualifiche – dice Alonso – noi fatichiamo un po’ di più che in gara, e questo per diverse ragioni” ha detto. “Io – ha spiegato Alonso come riporta il sito media della Ferrari – non credo sia dovuto alla temperatura della gomma, siccome con i nuovi pneumatici tutti sono in grado di fare un buon giro, ma nella gara in Malaysia è stato più difficile concludere i 58 giri in modalità qualifica. E’ vero che si può trovare un ritmo diverso con due diversi settaggi dello stesso tipo di pneumatico, ma in Malaysia questo è dipeso dalla pista, che prima era buona ma poi è peggiorata a causa dei detriti di gomme sull’asfalto”.


Lo spagnolo della Ferrari spera che la pista di Shanghai possa essere più adeguata alla 150 Italia rispetto ai primi due circuiti.


“A soli quattro giorni di distanza dalla Malesia, le monoposto saranno molto simili, così mi aspetto un altro weekend difficile. Ma questo è un circuito diverso e l’anno scorso tra i due circuiti abbiamo notato le differenze da una vettura all’altra. Speriamo – ha aggiunto Alonso – che questo sia un bene per noi e che ci permetta di essere più vicini alle prime posizioni in qualifica e, soprattutto, in gara, che è più importante, dato che i punti si ottengono la domenica pomeriggio”. Così come per il problema che aveva preventivato sull’utilizzo dell’alettone posteriore mobile per la maggior parte della scorsa gara, Alonso ha detto che adesso è stato tutto risolto.


“La pista dovrebbe essere un buon test per il Drs (Drag Reduction System, sistema di riduzione della deportanza cioé l’ala mobile) grazie al lungo rettilineo di questo circuito e sarà interessante vedere quanti punti ci saranno per sorpassare. Abbiamo risolto il problema che avevamo con il connettore idraulico che ci ha dato dei problemi in Malesia”.


Anche l’approccio al Gp di Cina dell’altro ferrarista Felipe Massa è ragionevolmente ottimistico. “Noi abbiamo notato dei miglioramenti dalla prima alla seconda gara, anche se questo non ci ha fatto partire più avanti sulla griglia” ha detto il brasiliano. “Abbiamo sofferto ancora nella qualifiche in Malesia, ma la scorsa domenica c’é stato un miglioramento nelle performance rispetto all’Australia. Eravamo più competitivi e combattevamo con vetture che erano state più veloci di noi in qualifica. Questo è un passo avanti e spero che vedremo un ulteriore miglioramento anche dalla seconda alla terza gara, nonostante i miglioramenti fatti finora non siano abbastanza per farci vincere una gara. Comunque, eravamo più competitivi che in Australia. Adesso abbiamo qualche nuovo componente, ma niente di rilevante, anche se spero che anche i piccoli ritocchi ci portino un piccolo miglioramento rispetto all’ultima gara, ma questo non significa che avremo una vettura diversa, questo decisamente no”.


Molti piloti si sono lamentati dopo l’ultima gara per i detriti di gomma sulla pista e Massa ha spiegato perché. “Da metà gara fino alla fine, non é facile perché o tu cerchi e ti indirizzi fuori dalla linea oppure un’altra vettura ti forza ad allargare sulla parte sporca, non è facile finire la tua gara lì. La situazione è peggiore rispetto all’ultimo anno, con un più alto livello di deterioramento degli pneumatici. Non ti rende la vita facile, è come guidare sulla sabbia”.