Berlusconi: «Spiegherò al Colle, ora avanti col rimpasto»

ROMA – Silvio Berlusconi annuncia il rimpasto, rilancia su riforma della giustizia e intercettazioni, prova a ‘blindare’ il cammino della prescrizione breve, a fronte delle perplessità espresse a caldo dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Al Colle – spiega il premier nel vertice di maggioranza convocato a Palazzo Grazioli per brindare al risultato portato a casa dalla maggioranza e tracciare la ‘road map’ sulla giustizia – salirà il Guardasigilli Angelino Alfano, con il compito di ‘’spiegare’’ le molte ‘’falsita’’’ e la ‘’disinformazione’’ fatte circolare sui devastanti effetti che la prescrizione avrebbe su processi come quello per la strage di Viareggio. E Berlusconi, raccontano i presenti, è assolutamente convinto di poter dimostrare la costituzionalitaà del provvedimento (come è ovvio, precisa il portavoce del premier Paolo Bonaiuti, nel ‘’rispetto che si deve al Capo dello Stato’’).


E’ così come il premier ha spiegato di voler procedere spedito sulla riforma istituzionale e su quella della giustizia, forte di una maggioranza che si è mostrata ‘’coesa e compatta’’ a differenza delle opposizioni. Non basta. Non solo si andrà avanti con la norma ‘allunga-processi’ e con il provvedimento sulle intercettazioni, ma è allo studio della maggioranza al Senato un ‘atto’ che ne stigmatizzi ufficialmente ‘’l’abuso vergognoso’’. Potrebbe esserci una mozione o una interrogazione al ministro Angelino Alfano, come annunceranno oggi in conferenza stampa a Palazzo Madama Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello, presidente e vicepresidente dei senatori Pdl, ed il capogruppo in commissione Giustizia Franco Mugnai.


– Abbiamo i numeri per fare le riforme. Usiamoli! – sprona perciò Berlusconi, rinvigorito dal voto alla Camera e deciso ad incoraggiare la compattezza mostrata dalla maggioranza con una ulteriore tranche di nomine. E proprio il capogruppo dei Responsabili Luciano Sardelli – che insieme a quelli di Pdl, Gasparri e Cicchitto, e Lega, Reguzzoni e Bricolo, ha preso parte al vertice con i coordinatori Verdini e La Russa – ha annunciato che ‘’la prossima settimana ci sarà la seconda tranche del rimpasto’’ con l’ingresso di altri ‘responsabili’ al governo, dopo la nomina di Saverio Romano all’Agricoltura.


Il premier dovrebbe nominare in tutto tre viceministri e una decina di sottosegretari. Alla fine di una settimana di fibrillazioni nel Pdl e nella maggioranza – ‘agitata’ anche dal ‘sogno’ di Giuliano Ferrara su un imminente addio del Cavaliere e dalle indiscrezioni dopo la cena con la stampa estera sulla scelta di Angelino Alfano come ‘delfino’ – prova a sdrammatizzare e rabbonire, assicurando di non aver mai fatto designazioni.
– Figuratevi se io – scherza durante il vertice a Palazzo Grazioli -, oltre a tutto ciò che mi viene attribuito voglio anche prendermi la colpa su chi verrà dopo di me. Il Pdl è un partito democratico e democraticamente deciderà.