Premier, scontro totale: bersagli i Pm eversivi

ROMA – Silvio Berlusconi è un fiume in piena. E di fronte alla platea dei militanti radunati dal ministro del Turismo, Michela Brambilla, con la campagna elettorale alle porte e i sondaggi da far risalire, scarica tutta la sua rabbia contro l’immobilismo a cui il governo è spesso costretto dal ‘contropotere’ dei giudici ma anche dalle farraginosità del Parlamento e dall’ultima parola del Quirinale. Lancia quindi una offensiva a tutto campo che ha ”nella magistratura eversiva” (che- dice- tenta ”con un ribaltone di sovvertire il governo scelto dal popolo”) il suo bersaglio principale. Berlusconi ”non molla” e va avanti ma lascia anche intendere di essere disposto ad usare tutte le ‘armi’ a disposizione: paventando come estrema ratio le ”elezioni” anticipate, se possono servire a sradicare una volta per tutte questo ”sistema”.


Un monologo di oltre un’ora per mettere in chiaro che contro ”i pm impermeati delle idee della sinistra” va istituita ”una commissione d’inchiesta parlamentare perchè una parte della magistratura ha un ruolo eversivo.


– E’ una patologia della democrazia contro cui dobbiamo fare i conti’ – spiega. Ed è proprio contro questa ”associazione a delinquere” che il Cavaliere dichiara la sua ‘guerra totale’.


– Tentano di farmi fuori da 17 anni – ricorda – considerandomi come un ostacolo, ma io sono ancora qui e nonostante tutti i processi non sono mai stato condannato.


Prima di ricorrere alle urne il premier spinge sulle riforme.


– Senza Fini e Casini le possiamo fare, anche perchè dopo 17 anni abbiamo una maggioranza che appoggia quelle sulla giustizia.


Riforma della giustizia dunque per bloccare ”i pm eversivi”, capaci di ‘colpire’ Bettino Craxi con ”accuse infondate”.


– E poi tentare – rimarca – di farmi fuori nel ’94 sempre avanzandomi delle accuse poi smentite con una assoluzione totale.


Berlusconi annuncia di voler mettere mano anche ”all’architettura istituzionale” ricordando come il presidente del Consiglio non abbia poteri (con Parlamento e Colle che hanno la decisione finale sui provvedimenti varati) e sia ‘costretto’ a sottrarre del tempo al Paese per difendersi.


– Un premier – spiega – deve occuparsi degli interessi del suo Paese e deve essere per questo tutelato per il suo tempo e le sue attività e non può essere distratto per delle bazzecole di 15 anni prima.


Di qui l’elenco dettagliato dei processi nei quali è imputato e se quello Mediaset è definito ”risibile” il processo Mills è bollato come ”eversivo”.


Dito puntato poi contro la Corte Costituzionale che ha bocciato i tre scudi votati dal Parlamento perchè, accusa ancora, ”da organo istituzionale ha assunto un ruolo politico”. Berlusconi fa capire di essere pronto a procedere sulle riforme anche con la sola maggioranza visto che l’opposizione ”dice che tutto ciò che facciamo è sbagliato, ha sposato in passato il comunismo e pur di far male a me rinuncia al bene del Paese”.


A tal proposito cita le polemiche sulla scuola:.


– Io non ho attaccato quella pubblica, ma se una famiglia poco abbiente manda suo figlio nella scuola pubblica dove trova un insegnante di sinistra che vuole inculcargli valori diversi da quelli appresi in ambito familiare, lo Stato deve intervenire per dare un sostegno a quella famiglia per mandare il figlio ad una scuola privata e cattolica.


Una strigliata pesante se la prende anche il Pdl. reduce da una settimana di cene e incontri di correnti, il Cavaliere ne approfitta per esternare tutta la sua irritazione:


– Il partito è vittima di un’inevitabile patologia perchè chi è entrato da molti anni dà gomitate affinchè i concorrenti non gli tolgano il posto.


Un affondo contro tutto lo stato maggiore condito dall’apprezzamento verso l’associazione della Brambilla nella quale il Cavaliere intravvede le leve future del partito. Infine la platea amica lo induce alle battute: ”Non datemi del grande – dice rivolto a chi lo incita – visto che mi dicono che sono nano” e poi ad un militante che gli grida ‘sei bello’ Berlusconi non un sorriso replica:


– In tutti noi c’è il 25% di omosessualità, ce l’ho anche io solo che dopo un attento esame – spiega sorridendo – ho scoperto che la mia è lesbica.