Il Genoa affonda il Brescia

GENOVA – La disperazione e la voglia del Brescia non sono sufficienti a conquistare punti salvezza al Ferraris, dove il Genoa prima soffre poi piega l’avversario con un 3-0 senza appello.


La squadra lombarda, che aveva ben iniziato colpendo anche una traversa con Caracciolo, esce a testa bassa precipitando a quattro punti dalla ‘linea rossa’ che fa cadere in B. La squadra di Ballardini mostra carattere quando c’é da difendersi per contenere l’iniziale sfuriata ospite, poi molla i freni, si affida alle prodezze di Palacio e nella ripresa dilaga. L’argentino ubriaca gli avversari di dribbling e fa due assist vincenti a Rafinha e Antonelli, che aprono e chiudono le marcature con un colpo di testa e un pallonetto d’autore. In mezzo c’é l’autorete del nuovo entrato Berardi, sfortunato in scivolata a centrare la propria porta su un cross tagliente del solito Palacio.


I bresciani recriminano per i primi venti minuti, quando sono riusciti a creare tre occasioni ma nessuna rete. Una uscita di Eduardo su Zebina, un doppio rimpallo in una mischia sotto porta e la traversa su colpo di testa di Caracciolo hanno negato infatti ai lombardi un gol meritato. I rossoblù sono cresciuti alla distanza. Hanno iniziato a creare gioco e occasioni ma Floro Flores è stato impreciso e ha sprecato due ottime occasione, la prima su bella apertura di Palacio, la seconda uno su spiovente nell’area piccola.


Nella ripresa, mentre il Genoa cerca la vittoria, sugli spalti va in scena la festa per i risultati delle squadre che lottano con i ‘cugini’ della Sampdoria per non retrocedere, Lecce e Cesena, che fanno cadere i blucerchiati in zona retrocessione. Iachini, intanto, mette l’attaccante Lanzafame per Koné e Ballardini inserisce Antonelli per Kucka.


La spinta del nuovo rossoblù e un calo inevitabile del Brescia cambiano la gara. Il Genoa fa valere la superiorità tecnica e tattica e al 14′ mette in ginocchio l’avversario con un contropiede perfetto di Palacio che serve in area Rafinha: testa del brasiliano in corsa e palla nel’angolo per l’ 1-0.


Il Brescia tenta una reazione che Eduardo sventa parando all’incrocio, poi crolla al tappeto quando Criscito serve Palacio che dribbla un avversario e mette palla al centro per l’autorete del 2-0.


Il terzo gol parte ancora dai piedi dell’ argentino che serve Antonelli in area, controllo e pallonetto del laterale non lasciano scampo a Arcari. Finisce con i fischi e il grido serie B indirizzati al tecnico bresciano Iachini, ‘colpevole’ di due ‘misfatti’ ai danni del Genoa prima con il Ravenna poi con il Piacenza, che impedirono ai rossoblù di andare in A. Quelle cose che i tifosi non dimenticano mai.