Il Milan da tre sberle alla Samp

MILANO, 16 APR – Il Milan centra l’obiettivo di battere la Sampdoria. Ora lo scudetto è davvero vicino: l’Inter é caduta a Parma e il Napoli sconfitto al San Paolo.


La partita – nel primo tempo – non è stata brillante da parte del Milan, che trova davanti a sé una Sampdoria inconsistente, mai pericolosa, incapace di fare un tiro in porta. I rossoneri, senza Ibrahimovic squalificato, trovano subito la quadra e passano in vantaggio al 20′ del primo tempo con Seedorf, che vive la sua seconda giovinezza. Mette dentro su punizione da fuori area, con un destro velenoso che rimbalza e coglie Curci impreparato.


La partita sembra mettersi alla grande: l’assenza di Nesta non pesa, Yepes fa la sua parte. Pato combatte e Boateng dietro le punte prova a lanciarle. Allegri voleva un Milan subito aggressivo ma al 19′ si fa male Abbiati (al ginocchio destro). Entra Amelia, ma i ritmi calano: il Milan sembra adagiarsi un po’ e scarseggiano lo spettacolo e le occasioni.


La Sampdoria è inesistente a parte qualche spunto di Maccarone. Poi, al 40 la tegola per i rossoneri: Pato chiede di uscire, forse stiramento alla coscia. La partita è a un bivio. Sembra avviarsi alla svolta soporifera con i doriani completamente bloccati. Ma, alla ripresa, con i tifosi scatenati per la sconfitta dell’Inter a Parma, il Milan ritrova la grinta e la voglia di cercare una vittoria netta e rotonda. Entra Cassano, galvanizzato dalla nascita del suo primo bimbo, e si capisce subito che è in serata giusta. Al 9′ l’arbitro assegna un rigore al Milan per un fallo di mano di Volta. Trasforma prorpio Fantantonio, che poi sfoga la sua gioia ‘alla Totti’: il pollice in bocca e il gesto di cullare un bimbo, il piccolo Cristopher appena nato.


La partita è a senso unico ormai: la Samp si inchina alla superiorità del Milan, che dimostra di avere un collettivo ampio, di essere squadra, si affranca dalla ‘Ibra-dipendenza’ e trova un Cassano felice e rinfrancato. Chiave di volta del Milan di questa sera è Seedorf, un giocatore che non smette mai di sorprendere, in qualsiasi ruolo venga chiamato a giocatore. Oggi sulla linea mediana nel classico 4-3-1-2, ha ispirato e movimentato la manovra. Prima ha segnato, poi sul terzo gol trova Cassano il quale è bravo a cedere il pallone a Robinho. Di testa il brasiliano mette a segno il 3-0.


La partita si chiude,il Milan rischia di dilagare, la Sampdoria è un fantasma. Si aspetta solo il fischio finale ma, prima, si rivede in campo Andrea Pirlo dopo tre mesi di ‘digiuno’.


I rossoneri hanno convinto sul piano della tenuta, del gioco, della compattezza e sembra difficile portare via loro lo scudetto. Il titolo è a un soffio: l’Inter è fuori dai giochi. Resta la pratica del Napoli da archiviare ma, come dice Berlusconi, il destino del Milan – a questo punto – è solamente nelle sue mani. Allegri conferma di avere il polso della situazione, di saper gestire la squadra e gli uomini riuscendo a superare i momenti di crisi in modo egregio: gli infortuni di Abbiati e Pato potevano frustrare il gruppo ma la situazione si é ribaltata e, nel secondo tempo, la squadra era fresca e pimpante. Avrà trovato le parole giuste per suonare la carica perché, con questi numeri, è davvero vietato sbagliare.