Immigrazione, lo stop dei treni riapre lo scontro Roma-Parigi

ROMA – Si apre un nuovo fronte di scontro tra Italia e Francia. Parigi ‘blocca’ per quasi mezza giornata i treni in transito da Ventimiglia proprio all’indomani dei primi passaggi dei tunisini con i visti temporanei e Roma non resta a guardare: il governo italiano protesta formalmente con il ministro degli esteri, Franco Frattini, che chiama l’ambasciatore a Parigi, invitandolo ad un ‘passo diplomatico’ per chiedere chiarimenti. Perchè misure come lo stop unilaterale del traffico ferroviario violano le norme Ue. E mentre la Francia replica – per voce di fonti del ministero dell’Interno – che la decisione è legata solo a motivi di ordine pubblico, per presunti rischi legati ad una manifestazione a Ventimiglia di circa 200 persone (tra no-global ed immigrati), il clima tra Roma e Parigi torna a farsi rovente. A circa una settimana dal vertice italo-francese di Roma, in agenda il 26 aprile, che vedrà il premier Silvio Berlusconi impegnato in un faccia a faccia con il presidente francese Nicolas Sarkozy, le tensioni non sembrano dunque destinate a rientrare. E si rannuvola il clima della vigilia che aveva visto l’altro ieri i francesi permettere il ‘passaggio’ di un gruppo di tunisini che avevano varcato il confine con in mano il permesso temporaneo insieme a quel ‘titolo di viaggio’ che l’Italia ha concesso aprendo, a chi è in grado di soddisfare anche gli altri requisiti del Trattato (sussistenza economica e nessun problema con la giustizia), le porte dell’area Schengen.

Anche se Parigi motiva lo stop dei treni(rientrato solo in serata) che ha visto schierare anche forze antisommossa, con ‘motivi di ordine pubblico’, la posizione di Oltralpe conferma il tentativo di fare ‘barriera’ agli immigrati che giunti dal Nordafrica spingono dall’Italia verso l’ Europa del Nord. Una posizione, quella francese, ‘’dura, ingiustificata e incomprensibile’’, stigmatizza il ministro degli Interni Roberto Maroni ribadendo che Roma rispetta le regole.

– Abbiamo dato agli immigrati i documenti di viaggio e tutto ciò che serve e l’Ue ha detto che siamo a posto con le norme Schengen.

Ed è anche per questo che Frattini – in contatto con Maroni – ha chiesto all’ambasciatore italiano in Francia, ma anche al consolato di Nizza, di chiedere ‘’chiarimenti’’ su quanto accaduto. Perchè misure come il blocco unilaterale del traffico ferroviario ‘’appaiono illegittime e – ha spiegato la Farnesina – in chiara violazione con i generali principi Ue’’.

– Capiamo i timori per 300 no-global’’ ma – puntualizza Frattini – i permessi concessi dall’Italia agli immigrati sono validi e la Francia li ha riconosciuti. Mi rendo conto che ogni paese ha le proprie preoccupazioni anche di politica interna ma l’Ue richiede libertà di confini e se cominciamo a mettere muri non si va da nessuna parte – aggiunge invitando a ‘’lavorare insieme’’ per un ‘’futuro insieme Ue’’.

I riflettori si puntano così sul vertice Roma-Parigi che sarà probabilmente la prima occasione di confronto.
– Per riallacciare – ha detto Maroni – rapporti amichevoli e risolvere la questione dopo che tra una parte e l’altra delle Alpi negli ultimi mesi non sono mancati gli strappi: l’immigrazione certamente ma anche il nodo del comando della missione in Libia, passando per le querelle economiche e finanziarie.

‘’Né Italia né Francia, fino ad ora, hanno fatto qualcosa di illegale’’ ha fatto sapere intanto il presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy, sottolineando comunque che ‘’detto questo, resta il rischio che non sia rispettato lo spirito del Trattato Schengen, la libera circolazione’’ delle persone. E mentre Parigi e Roma continuano a litigare un gesto di quella solidarietàq da settimane chiesta da Roma all’Europa per affrontare l’emergenza immigrazione, arriva dalla Romania: il presidente Traian Basescu ha annunciato che il suo Paese è pronto ad accogliere 200 migranti tunisini, in risposta all’appello italiano all’Unione europea.