Portogallo, Soares: «L’Europa rischia di disintegrarsi»

LISBONA – Il vento della crisi fa crescere gli egoismi nazionali, con l’estrema destra che li porta, e l’ Europa è oggi davanti a un vero rischio di ”disintegrazione”: è il grido d’allarme che lancia il grande saggio della politica portoghese, ex capo del governo e due volte presidente della repubblica Mario Soares, l’uomo che dopo la caduta della dittatura ha traghettato nel 1986 il paese verso l’allora Comunità europea.


La crisi grave che attraversa il paese lusitano, costretto a chiedere il salvataggio da 75/90 miliardi di euro a Ue e Fmi, spiega in una intervista all’Ansa che ”non è solo un problema portoghese: è il problema di tutta l’Europa”, ed è rivelatore di un male più profondo.


– L’Europa – commenta – non ha capito che il tempo del sistema neo-liberale è finito: lascia le agenzie di rating, di cui nessuno sa che interessi nascondano, agire indisturbate, e attaccare stati con nove secoli di storia come il Portogallo.


Il rischio è oggi che la solidarietà, alla base della costruzione europea, ceda il passo all’egoismo. – L’Europa sta molto male – è la diagnosi di Mario Soares. L’ombra che può profilarsi all’orizzonte ”può essere la disintegrazione”.


– E’ un vero rischio, sono molto preoccupato – dice il grande vecchio di Lisbona, 86 anni, da sempre militante europeista Sono per una Europa solidale, come l’hanno pensata i paesi fondatori, sono per gli Stati Uniti d’Europa.


I sintomi del male europeo sono già tanti, confermati anche dalla vittoria alle politiche a Helsinki dell’estrema destra nazionalista dei ‘Veri Finlandesi’, contrari a ogni forma di salvataggio di altri paesi Ue, a cominciare dal Portogallo. E Soares cita anche ”quanto è successo negli ultimi giorni fra Francia e Italia, sugli immigranti tunisini, una cosa impensabile fino a poco tempo fa!”.


– La solidarietà non c’è più, c’è invece un ritorno al nazionalismo. Anche la Germania ha già dimenticato l’aiuto che ha ricevuto dall’Europa per la riunificazione. L’Europa deve aprire gli occhi, se continua ad andare avanti a occhi chiusi – avverte – rischiamo un disastro.


Gli stati oggi più colpiti, per ora, dalla crisi finanziaria, Grecia, Irlanda, Portogallo ”non sono paesi qualsiasi, sono importanti nella storia dell’Europa” ricorda Soares.


– La Grecia è la culla della democrazia, il Portogallo ha scoperto il Nuovo Mondo, portando l’idea dell’Europa, l’Irlanda ha segnato la costruzione del nord America. E, attenzione, dopo di loro possono essere a rischio altri paesi come il Belgio, la Spagna, l’Italia.


Uno dei mali dell’Europa di oggi, dice Mario Soares, e’ la scomparsa dei grandi leader, di ”coraggiosi visionari”.


– In Germania, fra Angela Merkel e personaggi come Adenauer, Brandt, Schmidt, Kohl, c’è una differenza abissale – sostiene -. In Francia c’e’ Sarkozy, ma se si pensa a uomini come Chirac, Giscard d’Estaing, Mitterrand, il generale de Gaulle…


– E in Italia, osserva Soares -, è la stessa cosa.