Mondadori guarda al Brasile

SEGRATE (MILANO) – Pubblicità in crescita, espansione internazionale, ulteriore sviluppo del digitale. Mondadori inizia il 2011 su queste tre strade, con un altro Paese a elevato sviluppo dove potrebbe sbarcare presto con i periodici: il Brasile.


– Nel primo trimestre abbiamo registrato nella raccolta pubblicitaria un incremento superiore al 3% rispetto allo stesso periodo del 2010 – annuncia l’amministratore delegato della Mondadori, Maurizio Costa – e anche aprile è molto positivo: conferma e migliora questa tendenza.


I dati vengono a margine dell’assemblea del gruppo editoriale che si è svolta nella sede di Segrate (Milano), dove il manager, affiancato dal presidente Marina Berlusconi, ha illustrato le ‘priorità strategiche’ di quest’anno: presidio e consolidamento del ‘core business, attenzione alla qualità editoriale, spinta decisa sulla comunicazione digitale, accelerazione del processo di internazionalizzazione. Così la domanda viene spontanea: quali sono i nuovi Paesi dove potreste sbarcare a breve?


– Il Brasile è un obiettivo a cui stiamo guardando – risponde Costa, un mercato dove Mondadori dovrebbe entrare con il brand forte del femminile ‘Grazia’, che già sta avendo forte successo su molti mercati. Altre nazioni alle quali più in futuro la casa di Segrate guarda possono essere il Sudafrica, i Paesi dell’Estremo Oriente e anche dell’area balcanica, essendo già presente, tra i 20 Paesi complessivi nel mondo dove già opera, in Russia e Cina, che Costa individua come ”i mercati a più alto tasso potenziale di sviluppo.


E poi c’e’ il digitale, a partire dall’e-book, comparto nel quale Mondadori ha avviato, tra gli altri, un accordo con Telecom per la piattaforma ‘Bibletstore’.


– Oggi in Italia la quota degli e-book è del tutto residuale – spiega Costa – ma in tre-quattro anni riteniamo che coprirà il 10% del mercato dei libri: i Paesi tecnologicamente più avanzati tracciano la strada, Stati Uniti e Regno Unito in testa, mentre su questo versante il mercato italiano è in ritardo per una capacità distributiva limitata e perchè c’è ancora poco interesse da parte dei grandi player: Amazon è appena arrivata, Apple ancora non ha deciso di sbarcare.


L’assemblea della Mondadori, che ha approvato il bilancio 2010 con un utile netto consolidato di 42,1 milioni di euro (+22,7% rispetto ai 34,3 milioni del 2009) e un dividendo di 0,17 euro per azione (in pagamento dal 26 maggio, stacco il 23 maggio), ha confermato l’annullamento di parte delle azioni proprie in portafoglio corrispondenti al 5% del capitale sociale. In questo modo, diminuendo il capitale, cresce automaticamente la partecipazione di maggioranza della Fininvest: dal 50,4% riportato dal libro soci a poco piu’ del 53%.