L’opposizione si mobilita contro lo ‘scippo-referendum’

ROMA – Opposizione sul piede di guerra per impedire che il governo tenti di ”scippare” il referendum di giugno sul nucleare e sull’acqua. In attesa che riprenda l’attività parlamentare dopo la breve pausa pasquale si prepara ad un rinnovato scontro anche sulle diverse iniziative che la maggioranza sta mettendo in campo sul piano delle riforme istituzionali. Ultima in ordine di tempo quella del deputato Pdl, Raffaello Vignali, per cancellare il potere della Corte Costituzionale di abrogare le leggi. Una iniziativa alla quale va ad aggiungersi anche il rilancio, in una intervista ad un giornale online, del ministro della Difesa Ignazio La Russa su un evergreen come la riforma presidenzialista.


Preoccupa, intanto, l’attivismo del Pdl che al Senato ha fatto approvare il decreto omnibus con la modifica sul nucleare che potrebbe far saltare il quesito contro le centrali e che ora si accinge ad un’altra iniziativa per vanificare il quesito sull’acqua. Le accuse sono di ”scippo”, ”truffa”, ”furbata” per paura del voto. Il Pdl, è la tesi, fa tutto questo perchè teme il terzo quesito: quello sul legittimo impedimento.


– E’ una furbata. Anzi peggio, è una truffa – tuona Antonio Di Pietro dalle colonne del ‘Fatto Quotidiano’ sottolineando che i provvedimenti per disinnescare i referendum di giugno ”sono solo dei trucchi per impedire l’unico referendum che importa a Berlusconi è quello sul legittimo impedimento”. Per il leader dell’ Idv, Napolitano ”non deve firmare” lo stop alle centrali nucleari.


– L’ obiettivo è far saltare il quorum sul legittimo impedimento – sostiene anche Emma Bonino. Pier Ferdinando Casini rincara:


– Il governo non ha idee né sull’acqua né sul nucleare, se non quella di ovviare al terzo quesito.


– Il governo inventa un’ altra truffa – aggiunge Anna Finocchiaro – per evitare che i cittadini, esprimendosi in referendum importanti per il futuro del nostro paese, possano arrivare a cancellare il legittimo impedimento per il premier. A muovere il governo e la maggioranza ormai c’è sempre e solo l’interesse personale di Berlusconi.


Nel frattempo, in attesa di un decreto ad hoc o di un emendamento al dl Omnibus sul tema dell’acqua, come annunciato dal sottosegretario Stefano Saglia, si calcolano i tempi parlamentari.


– Per il referendum sul nucleare – sostiene Angelo Bonelli – i tempi sono brevissimi, il dl omnibus va ancora approvato alla Camera e la Corte di Cassazione non potrà pronunciarsi prima della fine di maggio mentre sull’acqua l’Authority proposta da Saglia non incide sui quesiti.


Per il leader dei Verdi però, anche se il referendum dovesse salvarsi ”il governo ha già raggiunto il suo scopo: quello di sabotare la campagna referendaria creando l’incertezza perchè gli italiani non sapranno se si voterà o meno prima dell’inizio di giugno”.


La pensa così anche il segretario dei radicali Mario Staderini:


– Il vero obiettivo del Governo non è tanto evitare il voto ma demotivarlo: far passare cioè il messaggio che i referendum sono inutili perchè tanto ci ha già pensato il Governo a fare marcia indietro.